La Verità denuncia il presunto complotto ordito da Cartabia contro il referendum proposto dalla Lega

Sciogli le trecce ai cavilli. Perché, secondo La Verità, i problemi strutturali presenti nella richiesta di referendum legge elettorale, bocciata nel tardo pomeriggio di giovedì e presentata tre mesi fa dalla Lega, sono solo piccole inezie. Per il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro, infatti, dietro lo stop al documento siglato Calderoli (in rappresentanza del Carroccio) ci sarebbe una trama. Un complotto ardito dall’attuale presidente della Corte Costituzionale, Marta Cartabia.

LEGGI ANCHE > Il referendum della Lega sulla legge elettorale è incostituzionale, Salvini: «Vergogna»

Eppure carta canta, soprattutto quella Costituzionale. Prima di analizzare quel titolone comparso questa mattina in edicola e che campeggia sulla prima pagina de La Verità, occorre ribadire quanto scritto dal’ufficio stampa della Consulta in merito alla richiesta respinta: «La richiesta è stata dichiarata inammissibile per l’assorbente ragione dell’eccessiva manipolatività del quesito nella parte che riguarda la delega al governo che, secondo le intenzioni dei promotori, avrebbe consentito l’auto-applicatività della normativa di risulta». In sintesi: scritta così, la richiesta referendum legge elettorale, non è costituzionale.

Il referendum legge elettorale e il complotto Cartabia, secondo La Verità

E lo dice la legge 51 del maggio 2019 (approvata dal governo di cui faceva parte anche la Lega), in cui si sottolineava l’esigenza di presentare un testo che consentisse al popolo italiano di poter votare. Cosa che, evidentemente, non era contemplata in quello presentato dalla Lega (oltre al conflitto di attribuzione per 5 regioni su otto che avevano messo la firma sul documento). Eppure c’è chi sottolinea come questo aspetto sia solamente un «cavillo» a cui la Consulta si sia appeso per portare avanti le proprie trame oscure.

L’ennesima bocciatura di Calderoli, ma si parla di “cavilli”

Secondo La Verità, infatti, il tutto è stato ordito contro la Lega da parte di Marta Cartabia, presidente della Corte Costituzionale e uno dei nomi in lizza per succedere a Sergio Mattarella al Quirinale. Peccato che il complotto sia anche smentito dai numeri dato che la decisione – come sempre capita – è stata collegiale con ben 11 voti contrari al testo e solamente quattro a favore. Ma si parla di cavilli e complotti per non sottolineare come, per l’ennesima volta (dopo il Porcellum), un testo redatto da Calderoli sia stato dichiarato incostituzionale.

(foto di copertina: da prima pagina de La Verità del 17 gennaio 2020)

Share this article