Con i Ray-Ban Stories si potrà rispondere su Whatsapp e Messenger con messaggi vocali

Le funzionalità dei Ray-Ban Stories si moltiplicano e, con esse, le domande relative alla garanzia di privacy per chi li utilizza e per chi viene ripreso

13/07/2022 di Ilaria Roncone

Novità sui Ray-Ban Stories. Mark Zckerberg in persona ha confermato – tramite un post Facebook – che «presto si potrà anche rispondere direttamente ai messaggi di Messenger o WhatsApp con i comandi vocali». Il punto degli occhiali smart nati dalla collaborazione tra Meta e EssilorLuxottica (il cui patron LEonardo Del Vecchio è venuto a mancare qualche settimaa fa) è quello di liberare completamente le mani di chi li indossa affidando tutto ai comandi vocali. Con tutte le comprensibili – e in parte già discusse – questioni relative alla privacy.

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Ray-Ban Stories, chiamate e messaggi in vivavoce più risposta con comandi vocali

Chiamate e messaggi Whatsapp possono essere letti in vivavoce dagli occhiali e presto sarà possibile rispondere tramite comandi vocali. Lo scopo, insomma, è garantire la totale libertà delle mani di coloro che scelgono di usare gli smart sunglasses. Attualmente chiamate e messaggi in vivavoce su Whatsapp sono disponibili solo per coloro che utilizzano i comandi vocali in lingua inglese – ha spiegato Meta in una nota – ma è in programma di aggiungere anche l’italiano e il francese come lingue. Come funziona il comando vocale? Basta dire «Ehi Facebook, invia un messaggio a» più il nome del contatto o «Ehi Facebook, chiama» e il nome della persona da chiamare. A quel punto messaggi vocali e telefonate avverranno in vivavoce.

A che punto siamo, invece, lato privacy Ray-Ban Stories? Il Garante privacy italiano ha voluto indagare rispetto non alle misure messe in atto per tutelare le persone che, occasionalmente, vengono riprese dalle telecamere ma anche sulla raccolta e sulla conservazione dei dati acquisiti. In tal senso, Meta ha affermato che privacy e sicurezza rimangono imperativi per l’azienda sia nella progettazione che nell’esperienza del prodotto: «I messaggi e le chiamate personali sono automaticamente protetti dalla crittografia end-to-end, il che significa che né WhatsApp né Meta né altri utenti possono leggerli o ascoltarli. Inoltre, quando l’assistente vocale identifica un comando vocale relativo a chiamate o messaggi WhatsApp, la trascrizione vocale e l’audio non vengono memorizzati su alcun server».

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