Se un co-direttore Rai viene richiamato dai vertici e deve inviare una lettera di scuse per un post su Calenda
In base alle ricostruzioni di viale Mazzini, è quello che è successo a Carlo Fontana dopo la disputa social su Carlo Calenda
10/08/2022 di Redazione
In principio fu un post in cui, citando il nonno di Carlo Calenda e parlando di uno dei suoi sceneggiati più noti (Le avventure di Pinocchio), il co-direttore della TgR Carlo Fontana aveva fatto una allusione tra questo aneddoto e l’attuale situazione politica che vede protagonista il leader di Azione. Ovviamente, è seguita protesta via Twitter da parte di Calenda che, in questi giorni, sta provando a costruire il terzo polo insieme a Matteo Renzi. Già ieri, l’Usigrai – il sindacato dei giornalisti del servizio pubblico – aveva affermato un principio generale, valido per tutti i giornalisti Rai: non è possibile esprimere le proprie opinioni politiche pubblicamente. E questo significa non poterlo fare, prevalentemente, attraverso i social network. Oggi, però, è arrivata una reprimenda direttamente dai vertici di Viale Mazzini, che ben fa capire il clima che si respira in questa campagna elettorale alla vigilia delle elezioni politiche del 25 settembre prossimo.
Rai su Carlo Fontana, il monito e la lettera di scuse
Innanzitutto, la Rai ha reso noto che: «Dopo la pubblicazione di un post su Facebook relativo a una scelta politica dell’on. Carlo Calenda, del Condirettore Tgr, Carlo Fontana, il direttore Alessandro Casarin ha subito chiamato Fontana che nel frattempo aveva già provveduto a cancellare il testo». Questa chiamata ha rappresentato un monito e un invito a mantenere equilibrio e sobrietà.
La Rai ne ha approfittato per ricordare ai dipendenti il vademecum sull’utilizzo dei social network, non mancando l’occasione di sottolineare come questo vademecum – che prevede, tra le altre cose, l’imparzialità rispetto a fatti politici – sia valido ogni giorno e, a maggior ragione, durante la campagna elettorale. Provvedimenti più seri sono stati evitati, anche per la collaborazione di Carlo Fontana che, oltre ad aver eliminato il post in cui esprimeva un’aspra critica nei confronti di Calenda, ha anche inviato una lettera ai vertici dell’azienda, scusandosi per l’accaduto.