La giornalista Olga Tokariuk fa nomi e cognomi: «La Rai fa disinformazione filorussa»
In modo particolare, sono finiti nel mirino i corrispondenti Mark Innaro e Alessandro Cassieri
28/02/2022 di Redazione
Nel contesto del racconto della guerra sul fronte ucraino, vengono messe in evidenza alcune distorsioni che passerebbero anche dal servizio pubblico della RAI. In modo particolare, è stata la giornalista Olga Tokariuk, giornalista freelance che vive a Kiev, una delle voci più autorevoli sulla situazione del Paese, a partire dal tempo delle proteste di Maidan, corrispondente per l’agenzia EFE e studiosa della disinformazione, a sollevare il problema. In un tweet pubblicato nella giornata di ieri, ha fatto nomi e cognomi di giornalisti RAI che, a suo modo di vedere, starebbero facendo disinformazione sulla situazione russo-ucraina, in ottica filo-Mosca.
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Rai disinformazione Ucraina, le parole della giornalista Olga Tokariuk
Unbelievable that while Russia is bombing Ukrainian cities, killing children and other civilians, there are journalists on the Italian public TV RAI who are spreading disinformation on air about mythical Ukrainian Nazis and justifying Putin. They are enablers in this war
— Olga Tokariuk (@olgatokariuk) February 27, 2022
«Incredibile come, mentre la Russia sta bombardando le città ucraine – scrive -, uccidendo bambini e altri civili, ci sono giornalisti sulla tv pubblica italiana, la Rai, che stanno diffondendo disinformazioni circa i fantomatici nazisti ucraini e stanno giustificando Putin». Successivamente sollecitata, nell’ambito della discussione, sui casi specifici, la giornalista fa i nomi dei due corrispondenti Rai – di cui uno da Mosca – Mark Innaro e Alessandro Cassieri (quest’ultimo, attualmente nell’ufficio di corrispondenza di Parigi).
Negli ultimi giorni ci sono state molte perplessità su alcuni collegamenti in modo particolare di Mark Innaro che, nonostante ne avesse parlato sempre con una sfumatura dubitativa, aveva esposto la teoria di una possibile assenza di Volodymyr Zelensky dalla città di Kiev, con un suo spostamento lungo i confini tra Ucraina e Polonia. Le sue parole sono state riprese non soltanto dal TG2 – che è finito maggiormente nell’occhio del ciclone nell’ambito di questa polemica -, ma anche da Rai News 24, che si avvale del lavoro di tutti i giornalisti Rai impegnati sul campo. A difendersi da queste accuse è stato il direttore del TG2 Gennaro Sangiuliano, che – nel corso degli approfondimenti di ieri – ha chiarito che l’aggressore è Vladimir Putin e che la vittima è Volodymyr Zelenski, insieme al popolo ucraino. Il direttore del TG2 ha stigmatizzato l’uso della forza e qualsiasi azione di aggressione bellica.
Foto/IPP/Gioia Botteghi
Roma