Perché è importante ricordare il risultato raggiunto dai Ferragnez con la raccolta fondi per il San Raffaele

Uno degli esempi più virtuosi del potere della condivisione e dell'effetto emulativo che si può venire a creare

09/03/2021 di Ilaria Roncone

Oggi è passato esattamente un anno dall’avvio della raccolta fondi di Chiara Ferragni e Fedez per per l’Ospedale San Raffaele di Milano. La raccolta, il cui esito è stato la somma di 4,5 milioni raccolti grazie a 206mila donatori, ha permesso il rinforzo della terapia intensiva all’interno della tecnostruttura realizzata nel campus universitario San Raffaele. A un anno dalla raccolta fondi Ferragnez è importante evidenziare come, in questo caso, il potere della condivisione abbia influenzato in maniera massiccia e estremamente positiva la realtà che ci circonda. Il messaggio dei Ferragnez in quel caso era chiaro: tutti possiamo fare la differenza con una piccola azione.

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Raccolta fondi Ferragnez la più grande d’Europa

La raccolta fondi per il San Raffaele di Chiara Ferragni e Fedez ha il merito, come riferisce la responsabile di GoFundMe in Europa Elisa Liberatori, di essere non solo la più grande mai operata in Europa ma anche tra le prime dieci più grandi campagne del mondo su GoFundMe. Il successo è stato dato dall’«impressionante effetto emulativo che ha permesso di capire che ognuno di noi ha il potere di cambiare la realtà in cui viviamo». Grazie a quell’azione è stato possibile realizzare una terapia intensiva all’interno di una delle due tensostrutture del campus universitario del San Raffaele in otto giorni circa con 14 posti letto a disposizione e le tecnologie più avanzate per la cura dei malati gravi caudati dal Covid, dalle tac agli archi radiologici ed Ecmo.

Donazione media degli italiani per la causa: 21 euro

La campagna che ha permesso di raccogliere denaro sufficiente per la causa in tempo record è stata condivisa 180 mila volte sui social media. Complice la situazione tragica che stavamo vivendo e che, ancora oggi, si trascina e l’altissimo bacino di persone raggiunto dai Ferragnez, questo è e sarà sempre uno degli esempi più virtuosi del potere della rete e della condivisione quando si opera per una giusta causa. Quella tecnostruttura – con i casi in risalita e la terza ondata in pieno svolgimento – rimane ancora attiva e permette di garantire la continuità di cura per le patologie urgenti ed emergenti. La responsabile GoFundMe Europa ha anche aggiunto che «la campagna per il San Raffaele ha avuto un impatto importantissimo nel nostro Paese» e che «grazie alla raccolta fondi dei Ferragnez si è creato un effetto emulativo impressionante che ha permesso di capire che ognuno di noi ha il potere di cambiare la realtà in cui viviamo». Questo significa che «tantissimi italiani sono diventati dei personal fundraiser per raccogliere fondi da destinare agli ospedali del proprio territorio».

Come ricorderemo bene tutti, infatti, in seguito all’idea dei Ferragnez sono state moltissime le persone comuni che si sono mobilitate per far partire raccolte fondi per gli ospedali delle singole città quando entravano in sofferenza o quando c’era necessità di denaro per le tante spese sanitarie che si dovevano sostenere. Quanti soldi sono stati raccolti? «Durante il primo lockdown, da marzo a fine maggio 2020 abbiamo raccolto circa 17 milioni di euro per ospedali, associazioni e organizzazioni». Con ringraziamento direttamente alla Ferragni e Fedez da parte della Dott.ssa Chloè Larsay, direttrice fundraising di Ospedale San Raffaele poiché «a loro iniziativa è stata fondamentale per mobilitare migliaia di persone in tutto il Paese e ben oltre i confini. Sono stati moltissimi i donatori, privati cittadini e aziende, che ci hanno sostenuto con il loro contributo permettendoci di salvare molte vite».

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