Quando Berlusconi fondò Sky

TELEPIU’ DIVENTA FRANCESE – Le cose cambiano il primo settembre 1997. Tele+1, +2 e +3 diventeranno Telepiù nero, bianco e grigio. Quest’ultimo poi diventerà Vetrina D+, un canale promozionale della piattaforma satellitare. Telepiù satellite, piattaforma che sostituì DStv, divenne D+. I francesi lasceranno su Telepiù bianco e nero le trasmissioni generaliste e lo sport. Per loro il futuro è dato dal satellite e per questo sacrificheranno le trasmissioni terrestri. meno risorse possibili per quella terrestre. Eppure, al 31 dicembre 1997, gli abbonati della televisione terrestre sono ancora la maggioranza: 1.100.000 contro 400 000 per D+.

LA SCOMPARSA DI TELE + NERO E TELE + BIANCO – La fine dell’esperienza francese si avrà nel 2003 per mano di Sky Italia che assorbirà l’azienda a causa del tracollo di Vivendi, il gruppo che controlla Canal Plus. A Sky viene però impedito di prendere possesso delle reti terrestri visto la sua posizione dominante dovuta all’acquisto di Stream, piattaforma satellitare di Telecom Italia. Le frequenze terrestre verranno cedute a Tarak Ben Ammar -Prima Tv che le userà per un multiplex del digitale terrestre- ed a Eurosport -che poi le girò ad Europa 7-. Ma ormai Berlusconi era sparito dall’azienda visto che Fininvest vendette la sua quota nel 1998. A causa della legge Mammì il Biscione non poteva possedere più del 10 per cento di un’emittente televisiva a pagamento in quanto aveva già una licenza per un’emittente gratuita.

 

LA BANDA – Quindi si, Silvio Berlusconi ha fondato Telepiù ma nella speranza di poter ricavarci un guadagno. Tanto i soldi li metteva un tedesco -Leo Kirch- i film fiorentino -Vittorio Cecchi Gori-. E Silvio? Le frequenze televisive. Ma alla fine a manovrare i fili c’era lui. Cecchi Gori avrebbe messo i film gratis -la conferma è data dai contratti siglati con le major hollywoodiane dopo la partenza di Vittorio- e Kirch avrebbe messo i soldi per i diritti tv. Le cose non andarono come previsto e l’azienda si trovò impelagata nell’affare pay tv fino al 1998, quando riuscì a vendere la sua quota a Canal Plus la quale si trovò in possesso alla fine del 98 per cento di Telepiù. Il restante 2 venne lasciato alla Rai, ma fu più un acquisto simbolico che altro.

ASCESA E CADUTA DI LEO KIRCH – Telepiù non fu un affare neanche per i soci di Berlusconi. Cecchi Gori come sappiamo anni dopo perderà Tmc e Tmc2, acquisite dalla Stet mentre Leo Kirch, deceduto nel 2011, vedrà il suo impero fallire poco alla volta dopo aver conosciuto il successo in un modo molto simile a quello di Berlusconi. Il tedesco iniziò la sua carriera nel 1956 ovvero quando comprò per la Germania i diritti del film “La strada”. In pochi anni divenne il principale fornitore di pellicole e programmi televisivi dell’emittente ZDF. Nel 1984 lancerà Germania Sat.1, la sua prima tv commerciale, seguita l’anno successivo dall’acquisto del tabloid “Bild”. Negli anni ’90 divenne anche azionista di minoranza di Mediaset e per lanciare al meglio le sue pay tv acquisì i diritti dei principali eventi sportivi del globo come la Formula 1 ed i mondiali di calcio. La troppa ingordigia lo porterà però all’insolvenza l’8 aprile 2002.

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