Putin minaccia gli oppositori del governo in Bielorussia: «Non andate troppo oltre»

Il presidente russo ha anche annunciato la creazione di un gruppo di agenti speciali pronti ad intervenire in Bielorussia

28/08/2020 di Marta Colombo

Il presidente Russo Vladimir Putin ha dato un ultimatum ai manifestanti della Bielorussia, invitandoli, in poche parole, a non “tirare troppo la corda” e a non continuare nel loro tentativo di far dimettere il leader autoritario e alleato Aleksandr Lukashenko.

Durante un’intervista con una televisione russa, Putin è stato molto chiaro e ha annunciato «la creazione di degli agenti speciali di riserva» da poter mettere al servizio di Lukashenko qualora ne avesse bisogno e la situazione dovesse essere «fuori controllo».

Le dichiarazioni di Putin sono le più forti dall’inizio delle proteste, che sono iniziate in seguito ai risultati dubbiosi delle elezioni. Inoltre, il presidente russo ha definito la Bielorussia il Paese «più vicino alla Russia», un’affermazione che chiaramente mette in guardia sia i manifestanti di Minsk che la comunità internazionale

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La Bielorussia e i problemi di Putin

Per Putin è importantissimo che Lukashenko, un potente alleato e compagno autoritario, mantenga il potere. Infatti, l’avvelenamento del leader dell’opposizione Aleksei Navalny e settimane di proteste nella parte orientale del Paese, rappresentano sfide complesse per l’aura di invincibilità che circonda Putin e il suo regime.

Tuttavia, un intervento in Bielorussia, potrebbe trasformare il Paese, dove la maggior parte della popolazione è ancora pro Russia, nella prossima Ucraina e costare caro al presidente russo, sia in termine di sanzioni che da un punto di vista ideologico e di legittimità.

La Bielorussia, infatti, è un caso unico. Diversamente da molte altre nazioni che facevano parte dell’Unione Sovietica e non hanno mai avuto molto in comune con la Russia, il Paese è così vicino e simile a Mosca, che un cambiamento politico importante, ovvero l’implementazione di un sistema democratico, renderebbe veramente difficile giustificare e difendere il modello autoritario russo.

(Immagine di copertina: dal profilo Instagram di radiosvoboda)

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