Microsoft sospende le nuove vendite di prodotti in Russia

Dopo Apple, anche Microsoft in Russia ha deciso che non venderà più i suoi prodotti e servizi fino a data da destinarsi

04/03/2022 di Ilaria Roncone

La comunicazione arriva direttamente dal blog di Microsoft. Microsoft in Russia ha deciso di smettere di vendere prodotti e servizi. «Come il resto del mondo, siamo inorriditi, arrabbiati e rattristati dalle immagini e dalle notizie provenienti dalla guerra in Ucraina e condanniamo questa invasione ingiustificata, non provocata e illegale della Russia», inizia la nota che spiega la decisione dell’azienda. La decisione è stata presa collaborando anche con i governi di Stati Uniti, Ue e Regno Unito.

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Microsoft in Russia non venderà più servizi e prodotti allineandosi alle sanzioni

La scelta di bloccare il business in Russia avviene «in conformità con le decisioni di sanzioni governative». La scelta dipende dal fatto di voler fornire un aiuto concreto all’Ucraina e, come si legge nel blog, l’intenzione è quella di «prendere ulteriori misure man mano che la situazione continua ad evolvere». Microsoft ha anche chiarito che parte del suo aiuto all’Ucraina si basa anche sull’assistenza ai funzionari della sicurezza informatica «a difendersi dagli attacchi russi».

La solidarietà di Microsoft alla situazione Ucraina è dettata anche dall’aiuto ai rifugiati fornendo tecnologia e supporto finanziario per le ONG tramite i team di Microsoft Philanthropies e UN Affairs, si legge sul blog. «Come azienda – precisa Microsoft – siamo impegnati nella sicurezza dei nostri dipendenti in Ucraina e siamo in costante contatto con loro per offrire supporto in molte forme, compresi quelli che hanno dovuto fuggire per la loro vita o sicurezza». Il post sul blog termina manifestando la massima solidarietà all’Ucraina e chiedendo la fine del conflitto: «Come molti altri, siamo con l’Ucraina nel chiedere il ripristino della pace, il rispetto della sovranità dell’Ucraina e la protezione del suo popolo».

Sono sempre di più le big tech che si ritirano, tra prodotti e servizi, dal mercato russo: questa mattina Youtube e Google hanno sospeso la pubblicità in Russia e un paio di giorni fa anche Apple ha dato l’annuncio di sospensione della vendita dei suoi prodotti nel paese di Putin.

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