Altro dibattito sull’inviato Rai che ha riportato la versione russa sui “sabotatori” alla centrale nucleare

Il racconto al TG2 di Marc Innaro su quanto accaduto questa notte intorno al sito di Zaporizhzhia

04/03/2022 di Redazione

Ancora una volta è un intervento di Marc Innaro, il corrispondente della Rai da Mosca, a sollevare delle polemiche sul modo di raccontare, da parte del servizio pubblico, i fatti degli ultimi giorni tra Russia e Ucraina. Dopo il dibattito che si era sollevato qualche giorno fa – favorito anche da un tweet della giornalista ucraina Olga Tokariuk -, oggi è stata la volta della discussione in merito al racconto, al Tg2, delle ultime vicende della notte, con l’attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia e a un potenziale disastro atomico sventato davvero per un soffio. Il corrispondente della Rai da Mosca, infatti, ha riportato la versione che è stata offerta dai media russi.

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Marc Innaro e sabotatori ucraini, le parole del corrispondente Rai da Mosca

L’episodio è stato evidenziato per primo dal deputato del Partito Democratico Andrea Romano, che è membro anche della Commissione di Vigilanza della Rai. Il suo commento è stato lapidario: «Cara Rai, per rilanciare la propaganda di Putin basta e avanza la Tass (la principale agenzia stampa di Mosca, ndr). Dalla Rai ci aspettiamo di più». Le sue parole sono state riprese da Olga Tokariuk che, per prima, qualche giorno fa aveva fatto i nomi proprio di Marc Innaro e di Alessandro Cassieri, definendoli giornalisti che diffondono informazioni filorusse sugli organi di informazione del servizio pubblico in Italia.

«L’emittente pubblica italiana RAI – dice la giornalista ucraina, una delle voci più autorevoli in campo internazionale sul suo Paese – continua a portare in onda la spudorata propaganda russa, sostenendo che sono stati i “sabotatori ucraini” ad attaccare la centrale nucleare questa notte. Qual è il prossimo passo, Rai? Incolpare gli ucraini per essersi uccisi con i missili?».

Marc Innaro, di fatto, durante il suo collegamento ha parlato delle notizie che venivano diffuse dai media russi (ricordiamo che oggi la Duma ha approvato una legge che sanziona con una pena fino a 15 anni di carcere chi diffonde fake news sull’esercito ucraino e che questa legge può essere applicabile sin da subito): «Riportano fonti militari russe – ha detto Innaro – che quello alla centrale nucleare è stato il tentativo di un gruppo di sabotatori di prendere d’attacco il centro di addestramento del personale della centrale». Poi Marc Innaro spiega che «è interessante notare che tra i primi obiettivi militari russi ci sono state le centrali nucleari, dopo quella di Chernobyl». Infine, ha chiuso così il suo intervento: «Dopo che la centrale di Zaporizhzhia è stata presa dai russi il 28 febbraio, l’obiettivo dei russi è stato quello di mettere in sicurezza le centrali nucleari. L’allarme che si è levato è totalmente ingiustificato, dicono qui, perché la centrale è completamente sotto controllo».

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