La resistenza di Wikipedia alle pressioni del Cremlino

Lo scorso 1 marzo, il Roskomnadzor aveva intimato all'enciclopedia online di rimuovere dalla pagina sulla guerra in Ucraina il numero delle vittime, minacciando l'oscuramente del sito in tutta la Russia

04/03/2022 di Enzo Boldi

Nessun passo indietro, nonostante le minacce di un blocco in tutto il Paese. Il caso Wikipedia Russia che vi abbiamo raccontato nel corso di questa settimana, ha provocato molta indignazione: il Cremlino ha chiesto ufficialmente – attraverso una lettera inviata dal Roskomnadzor, il Servizio federale per la supervisione nella sfera della connessione e comunicazione di massa – all’enciclopedia partecipativa online di rimuovere il “conto” delle vittime della Guerra in Ucraina dal lemma dedicato a questo conflitto. E oggi è arrivata la risposta da parte della famosa enciclopedia.

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La replica, attraverso una nota inviata a The Verge, arriva per conto di Wikimedia Foundation che parla a nome di tutti coloro i quali fanno parte del team russo che lavora per Wikipedia. Si fa riferimento a quella lettera del Roskomnadzor recapitata martedì 1 marzo, con la richiesta di rimuovere il numero delle vittime (aggiornato quotidianamente) della guerra in Ucraina.

«Come sempre, Wikipedia è un’importante fonte di informazioni affidabili e fattuali, specialmente in periodi di crisi. In riconoscimento di questo importante ruolo, non ci tireremo indietro di fronte agli sforzi per censurare e intimidire i membri del nostro movimento. Sosteniamo la missione di fornire conoscenza gratuita a tutto il mondo».

Non ci sarà, dunque, nessuna rimozione di quei contenuti (né del lemma sulla Guerra in Ucraina del 2022) voluta da Vladimir Putin e iniziata nel corso dell’ultima settimana di febbraio. Prima con l’invasione, poi con i bombardamenti che hanno provocato perdite militare (su entrambi gli schieramenti) e civili (ucraini).

Wikipedia Russia, la resistenza dell’enciclopedia a Mosca

Nel caso di Wikipedia Russia, dunque, si è arrivati alla resistenza da parte dell’enciclopedia che ha definito irricevibili le richieste avanzate da Mosca e il tentativo di censura da parte del Servizio federale per la supervisione nella sfera della connessione e comunicazione di massa. L’enciclopedia partecipativa online, inoltre, ha garantito un lavoro continuo e certosini affinché all’interno di quel lemma (e di molti altri) non siano contenuti elementi non veri o non veritieri, con una verifica delle fonti e di tutti in riferimenti citati nel racconto dei vari eventi di questi giorni di conflitto.

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