Cosa rischia Elon Musk dopo la procedura della Commissione UE contro X

La contesa aperta il 10 ottobre scorso è solo una delle tante tappe di questo rapporto teso

23/12/2023 di Redazione Giornalettismo

Le tensioni erano evidenti già da tempo e quel che è accaduto nelle ultime ore è solo un aspetto formale di un faro già acceso da mesi. La Commissione UE, infatti, ha deciso di aprire una procedura nei confronti di X a causa della presunta (siamo ancora in attesa di un giudizio) violazione di alcuni dei paletti imposti dal Digital Service Act. La piattaforma di Elon Musk, infatti, non avrebbe compiuto le giuste attività di moderazione e rimozione delle fake news sul conflitto di Gaza tra Israele e Hamas.

Procedura contro X, cosa rischia il social di Musk

L’avviso era arrivato già lo scorso 10 ottobre, quando il Commissario UE Thierry Breton pubblicò la lettera di richiamo (inviata anche a Mark Zuckeberg) sulla lentezza nelle operazioni di rimozione dei contenuti disinformativi sulla piattaforma. Dopo oltre due mesi – e dopo aver ricevuto anche la risposta dell’azienda di Musk – è arrivata l’apertura di una procedura formale. E non si parla solo di fake news, ma anche di quello che può essere sintetizzato come “inganno della spunta blu” sul social che un tempo si chiamava Twitter. Anche perché, nel frattempo, analisi come quella di NewsGuard ha evidenziato come sussistano ancora oggi dei super diffusori di bufale con profili certificati sul social.

E mentre, tra un’apparizione ad Atreju e altre dichiarazioni sparse per il mondo, Elon Musk deve fare i conti con una gestione finanziaria disastrosa della sua piattaforma, in molti ritengono che l’UE ce l’abbia con l’imprenditore di origini sudafricane al di là della lotta alla disinformazione. Ma è veramente così? Sembrerebbe di no, visto che la stessa Commissione ha firmato un accordo da 180 milioni di euro con SpaceX per il lancio di due satelliti Galileo dell’Esa nel 2024.

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