L’esasperata comunicazione da social: non abbiamo un vaccino, ma abbiamo già le “Primule”

L'essenziale è invisibile agli occhi, ma anche alle menti

13/12/2020 di Redazione

Che la comunicazione in stile social sia penetrata anche in quegli aspetti più essenziali per la nostra sopravvivenza lo dimostra in maniera efficace la comunicazione del commissario per l’emergenza coronavirus Domenico Arcuri, che ha presentato il piano di vaccinazione alla stampa partendo da un dettaglio che, in realtà, dovrebbe essere l’unica cosa a cui pensare in questo momento: ovvero la forma dei padiglioni dove si somministrerà il farmaco che dovrebbe contribuire a immunizzare la popolazione italiana dal coronavirus. Abbiamo le primule per vaccino, dunque, ma non abbiamo ancora il vaccino.

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Insomma, l’essenziale è invisibile agli occhi – ma a questo punto, potremmo dire anche alle menti – mentre per tutto ciò che è accessorio siamo già abbondantemente attrezzati. È la conseguenza, si diceva, dei social network, dove siamo invitati ad apparire costantemente, al di là di quella che è la nostra vera essenza. Possiamo fare delle foto bellissime da pubblicare su Instagram, pur avendo un pasticcio di carne che è in realtà una ciofeca. Possiamo mostrare dei bellissimi padiglioni a forma di primula per ospitare una campagna di vaccinazione che ha ancora molti buchi neri: il primo di questi è rappresentato dal fatto di avere un quantitativo di dosi sufficiente a coprire il fabbisogno dell’intera popolazione italiana.

Il concept che c’è dietro alle primule per vaccino

Dopo l’intoppo della Sanofi, che ha annunciato che non verranno rispettate le consegne delle sue 40 milioni di dosi al nostro Paese entro giugno 2021, dopo gli ostacoli incontrati da AstraZeneca, l’unica certezza sul vaccino in Italia arriva dalla Pfizer che, al momento, distribuirà a partire da gennaio un numero estremamente limitato di dosi del suo farmaco, riservate solo alla fascia più debole della popolazione e agli operatori sanitari. E questa prima tranche di vaccino tutto è tranne che una campagna di vaccinazione di massa.

Però per quest’ultima fase, ci dice Arcuri, avremo a disposizione dei bellissimi padiglioni autosufficienti dal punto di vista energetico, progettati dall’architetto Stefano Boeri, che verranno installati nelle piazze delle città italiane per dare un messaggio di rinascita: a forma di primula, daranno vita al messaggio L’Italia rinasce con un fiore. Ma la pratica?

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