Vi ricordate come, 2 anni fa, i giornali a quest’ora parlavano dei primi casi di polmoniti anomale in Cina?

Un throwback di fine anno: mentre tutti noi ci apprestavamo a salutare il 2019, alcuni documenti esclusivi parlavano delle polmoniti interstiziali a Wuhan

31/12/2021 di Redazione

L’ultimo capodanno spensierato, o quasi. Era il 31 dicembre del 2019 e la maggior parte degli italiani non aveva ancora sentito parlare di coronavirus, né di qualcosa che potesse somigliargli. Visto che Giornalettismo spesso indaga i meccanismi dei mass-media e la loro evoluzione, in questo 31 dicembre 2021 – caratterizzato dall’esplosione della quarta ondata in Italia – vuole ripercorrere le tracce dei primi articoli che, a livello internazionale, parlavano dei primi casi di polmonite anomala ufficiali registrati a Wuhan. Uno dei primi articoli sul coronavirus, stando a quanto raccolto dalla newsroom di BNO, è questa testimonianza del media cinese Yicai.

LEGGI ANCHE > Il primo report IDMO sulla disinformazione: il 60% delle bufale sono sulla pandemia di covid

Primi articoli sul coronavirus nell’ultimo dell’anno del 2019

Mentre in Italia si sorrideva per il buffetto di Papa Francesco alla fedele asiatica che gli aveva stretto con troppa forza la mano, i media cinesi si stavano occupando di un preoccupante comunicato. «Un giornalista di China Business News ha chiamato la hotline ufficiale 12320 della Commissione sanitaria municipale di Wuhan la mattina del 31 dicembre (ora locale) per apprendere che il contenuto del documento era vero». Il documento in questione – di cui il sito aveva dato notizia in esclusiva – era una comunicazione del dipartimento di controllo di Wuhan che stava analizzando alcuni casi di una polmonite definita “inspiegabile”.

Sempre all’interno di questi documenti si parlava per la prima volta del mercato di Wuhan come possibile epicentro della diffusione dei contagi. Nel mondo occidentale questa notizia non venne condivisa più di tanto. Il primo media occidentale a battere la notizia fu l’agenzia di stampa Reuters: nell’articolo si parlava dei primi 27 casi di una polmonite virale non meglio specificata che si stavano verificando a Wuhan. La Reuters metteva in correlazione questa manifestazione virale alla Sars (cercando un riferimento già conosciuto per la comunità scientifica e per il pubblico). Nell’articolo, Reuters citava anche la tv di stato CCTV, mentre riportava la sua richiesta di commento alle autorità sanitarie di Wuhan. Autorità che avevano declinato la possibilità di rilasciare una dichiarazione.

Una delle prime notizie sulla “polmonite cinese” di Giornalettismo, invece, risale al 20 gennaio. I casi di Wuhan erano ancora troppo circoscritti e confinati ai report internazionali. Inoltre, le notizie arrivavano in maniera frammentaria e confusa. La nostra testata decise di pubblicare il primo articolo quando arrivò la conferma della trasmissione da uomo a uomo del virus che poi avremmo imparato a conoscere come Sars-Cov-2.

Share this article