Cybersicurezza: si aggiunge in Italia un altro Polo per prevenire i pericoli informatici
Il Polo nasce in Sardegna e si aggiunge ad altri poli che studiano nuove tecniche per prevenire i pericoli informatici, collaborando con l'ACN
08/04/2022 di Martina Maria Mancassola
Valeria Satta, assessore regionale degli Affari generali, ha annunciato che «la Giunta regionale ha deliberato la nascita in Sardegna del primo ‘Polo nazionale per la sicurezza cibernetica’ per contrastare con maggiore efficacia le minacce informatiche che sempre più frequentemente si verificano nei confronti dei sistemi informativi pubblici e privati. Un grande risultato che garantisce maggiore sicurezza all’interno del territorio», aggiungendo che la sede del Polo sarà a Cagliari in uno stabile messo a disposizione della città. Nasce un nuovo Polo, in Sardegna, per la cyber security, che si aggiunge ad altri già esistenti e alla principale Agenzia per la Cybersicurezza con l’obiettivo di contrastare con più efficacia i pericoli informatici che sempre più di frequente interessano i sistemi informativi pubblici e privati.
Nuovo Polo in Sardegna per la cyber security che si aggiunge ad altri che già operano per innalzare le difese informatiche
Con una delibera del 7 aprile approvata dalla Giunta sarda Solinas, nasce un nuovo Polo per la sicurezza cibernetica, che si aggiunge ad altri poli già esistenti che hanno l’obiettivo di sensibilizzare le persone e diffondere la cultura della cybersicurezza. Qualche giorno fa, infatti, è nata anche l’accademia italiana per la sicurezza europea, a Genova, la «Cyber & Security Academy di Leonardo», un polo di alta formazione che sosterrà istituzioni, imprese e infrastrutture strategiche nell’attuazione di una transizione digitale sicura. Il nuovo Polo sardo, nato ieri, secondo quanto dichiarato dall’assessore Satta «potrà collaborare con tutti i soggetti istituzionalmente competenti nel contrasto dell’accresciuta esposizione alle minacce cibernetiche e alla repressione dei reati informatici, dalle università alle forze dell’ordine», e grande spazio verrà dedicato anche all’Accademia per la sicurezza cibernetica, che avrà il ruolo fondamentale di formare e sensibilizzare coloro che operano nella pubblica amministrazione centrale, nei comuni e negli enti locali sui pericoli che si nascondono nell’utilizzo delle tecnologie informative.
Questo Polo si aggiunge all’ente di riferimento in materia di cybersecurity: Agenzia per la Cybersicurezza. Come abbiamo raccontato l’anno scorso, già nell’agosto del 2021 si parlava di creare questa Agenzia, che non è poi nata solo a seguito dell’attacco hacker alla regione Lazio, ma come frutto di vari progetti e diversi passi in avanti passati italiani. Sicuramente, però, l’attacco hacker ne ha velocizzato l’attuazione operativa. Così, con l’adozione del D.L. 14 giugno 2021, n. 82 viene ridefinita l’architettura nazionale cyber e istituita l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) con l’obiettivo di tutelare gli interessi nazionali nel campo della cybersicurezza. Questa Autorità nazionale per la cybersicurezza ha il compito di assicurare il coordinamento tra i vari soggetti pubblici coinvolti nel settore, nonché di promuovere la definizione e l’attuazione di azioni comuni con l’obiettivo di garantire la sicurezza e la resilienza cibernetica necessarie allo sviluppo digitale del Paese.
L’ACN ha lo scopo di arrivare ad un’autonomia strategica nazionale ed europea nel settore del digitale, collaborando con il sistema produttivo nazionale e coinvolgendo il mondo universitario e della ricerca. L’Agenzia, inoltre, sostiene sia percorsi formativi per lo sviluppo della forza lavoro nel mondo digital che campagne di sensibilizzazione, in aggiunta ad una diffusa cultura della cybersicurezza. L’esponente della Giunta Solinas ha aggiunto che le iniziative di prevenzione deliberate dalla Giunta regionale prevedono anche l’istituzione in Sardegna della ‘Unità di crisi cibernetica’ (Ucc): «avrà il compito di formulare proposte e raccomandazioni in merito alle principali criticità nel settore della sicurezza informatica, adottare misure di protezione delle infrastrutture digitali regionali dai possibili rischi cyber derivanti da situazioni contingenti, intervenire in maniera tempestiva ed efficace in caso di attacco informatico e interfacciarsi con l’Agenzia nazionale di cybersicurezza. L’Ucc sarà composta da personale altamente specializzato e appositamente formato e si attiverà tempestivamente in occasione di emergenze derivanti attacchi o minacce cibernetiche per l’adozione di misure di contrasto o mitigazione degli attacchi informatici, a garanzia della sicurezza dei sistemi informativi regionali e dei dati».