Cyber security, il Lazio apre la Scuola Regionale di Alta Formazione

Una scuola di "alta formazione" sulla cyber security per correre ai ripari

04/12/2021 di Redazione

Una scuola di “alta formazione” sulla cyber security per correre ai ripari ed evitare il ripetersi di situazioni gravi, come l’attacco hacker subito fra luglio e agosto che ha messo in tilt il sistema di prenotazione per i vaccini anti-Covid. È quanto ha fatto la Regione Lazio, di concerto all’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.

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«Il buon esito della programmazione dei fondi 2014 / 2020 nel Lazio ha portato a un grande incremento delle risorse destinate al nuovo ciclo 2021/2027. Si passa da 2 miliardi e 700 milioni a 4 miliardi e 400 milioni», ha spiegato Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio. «Nella parte formativa è nostro obiettivo investire pensando alla società e alle esigenze del futuro. Green economy, digitalizzazione impongono anche mutamenti radicali nei percorsi formativi. Si creeranno, insieme ai problemi nuove opportunità che richiederanno una competenza molto qualificata. Per questo l’innovazione sarà radicale nei percorsi tradizionali e nella ricerca di nuovi e inediti corsi per nuove professioni. Da questo punto di vista la Scuola per la cyber security sarà l’apripista di una nuova stagione all’insegna dell’innovazione».

Secondo quanto si apprende, la Scuola Regionale di Alta Formazione sulla Cyber Security dovrebbe essere attiva, almeno in forma sperimentale, entro sei mesi. L’offerta formativa – come riporta Repubblica – prevede una serie di corsi suddivisi in più indirizzi professionali tra cui Data Protection e Critical Infrastructure Protection. Al termine ci sarà il rilascio di Certificazioni di qualifica e competenza regionali valide ai sensi del decreto 13/2013: ‘esperto sicurezza informatica’. L’obiettivo è sviluppare competenze qualificate nel campo della cybersecurity, anche attraverso l’avvio di percorsi di formazione dedicati e l’empowerment della forza lavoro.

[CREDIT PHOTO: ITALY PHOTO PRESS]

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