Tav, Salvini è pronto a rilanciare le grandi opere con un grande piano Marshall

Il Tav deve essere portato a termine sia per i costi già sostenuti sia perché il rilancio dell’Italia non può che passare per le grandi opere. Così Matteo Salvini, intervistato da Il Messaggero e Il Mattino, ribadisce la sua ferma volontà di far proseguire i lavori per la realizzazione dell’Alta Velocità Torino-Lione, nonostante i dissidi interni con l’alleato di governo che anche sabato ha proseguito nei suoi attacchi al leghista su questo tema. Non solo Tav. Per far girare l’economia del nostro Paese, secondo il leader del Carroccio, occorre approntare un piano Marshall sulle grandi opere.

«Ma figuriamoci, nessuno stop. Un conto sono le parole, un conto sono i fatti – ha commentato Matteo Salvini dopo la sua visita a Chiomonte, dove è stato già scavato il cunicolo esplorativo di sette chilometri per la realizzazione del Tav -. L’intesa si trova sempre. Così è stato in questi otto mesi e sarà così anche stavolta. Sul contratto di governo si parla di revisione e quello sarà fatto». Il ministro dell’Interno palesa grande sicurezza sul tema nonostante gli attacchi frontali ribaditi ieri sia da Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista. Il primo ha ribadito che l’opera non si farà, mentre l’ex deputato M5S ha detto: «Se vuole il Tav torni pure con Berlusconi».

Salvini vuole un piano Marshall per le grandi opere

«Non solo  si va avanti con la Torino-Lione – ha aggiunto Matteo Salvini -. Ma in una fase di rallentamento generale dell’economia, dalla Cina alla Germania, dobbiamo rilanciare con un grande piano di opere pubbliche, in cui rientra il Tav insieme all’apertura e allo sviluppo di 400 progetti, da Nord a Sud. Sarà un grande Piano Marshall sulle opere pubbliche che sarà affiancato alla manutenzione degli ospedali e delle scuole. In queste ore è bloccato il Brennero, e se già ci fosse la terza corsia dell’autostrada, che noi faremo, non lo sarebbe. Accelerare e rilanciare sulle infrastrutture è fondamentale. E per farlo, vanno dimezzati i tempi burocratici che servono per le realizzazioni».

I fondi sono già nelle casse dei comuni

Un piano di investimenti che era già stato prospettato ad agosto dal ministro dell’Economia Giovanni Tria, prima di tutte le polemiche e le difficoltà per portare a casa la Manovra 2019. Per attuare il progetto di Matteo Salvini e del suo Piano Marshall per le opere pubbliche occorreranno molti soldi, ma il ministro dà già dove andare a trovarli: «Per esempio nelle casse dei Comuni i soldi ci sono. Un po’, con la manovra economica, li abbiamo liberati e finalmente i sindaci possono spenderli».

(foto di copertina: ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO)

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