Il Twitter del futuro: tutte le idee di Elon Musk

X è il nome ufficiale ma ci si riferisce al nuovo Twitter di Musk come Twitter 2.0 o Twitter all inclusive: ci sono idee (più o meno) precise dietro, ricapitoliamo quali

25/07/2023 di Ilaria Roncone

Di cambiamenti nel Twitter di Elon Musk ce ne sono già stati tanti e tanti ancora devono essercene. Il disegno del patron di Tesla per la piattaforma sta prendendo corpo col tempo ed era già stato ampiamente anticipato, in prims da lui stesso tramite il suo profilo. Col passare dei mesi, infatti, Musk ha lanciato idee su come cambiare Twitter con la sua comunicazione consueta, a spizzichi e bocconi, non facendo mai comprendere quanto effettivamente fosse serio o stesse trollando.

Di Twitter 2.0 o Twitter come app per tutto Elon Musk ha iniziato a parlare poco dopo l’acquisizione, verso la fine del 2023, condividendo la sua idea e spiegando come volesse trasformarla.

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Twitter l’app per tutto: il disegno di Musk e i suoi piani

Per capire come Musk vede il nuovo social che sta creando occorre recuperare un tweet dello scorso anno: era il 27 novembre 2022 quando Musk ha condiviso una serie di slide interne all’azienda per spiegare su quali pilastri di basasse il cambiamento di Twitter in app per tutto. Dalla pubblicità come intrattenimento ai tweet longform (che già abbiamo visto comparire) passando per il rilancio della spunta blu (che oggi ha regole tutte diverse), buona parte di ciò che l’imprenditore aveva in mente è già stata realizzata.

Il nuovo nome di Twitter, X, sembra puntare a rendere questo social un social X, senza un nome specifico e un’app – appunto – che può contenere più funzionalità. Come riporta anche Business Insider, Musk ha accennato più volte all’intenzione di creare una piattaforma pigliatutto, un Twitter all inclusive (o comunque lo si voglia chiamare, i nomi si sprecano a questo punto).

X.com, come affermava su Twitter lo scorso agosto, è il dominio della sua piattaforma che – almeno per ora – reindirizza all’ex Twitter. Tutto lascia intuire, quindi, che Musk non voglia creare – almeno per ora – una nuova piattaforma ma voglia cambiare quella che ha comprato perché serva i suoi scopi (a ottobre 2022 Musk ha affermato che l’acquisizione di Twitter era funzionale all’accelerazione della creazione di X di almeno tre-cinque anni).

Cosa dovrebbe essere, quindi, X?

Per comprenderlo occorre andare a recuperare le dichiarazioni e i vari indizi che, negli scorsi mesi, Elon Musk ha disseminato in giro per l’ex Twitter e non solo. C’è questa idea di app per fare tutto, dicevamo, che ricalcherebbe la WeChat di Tencent, una delle più grandi super app del mondo che permette di messaggiare e di videochiamare, di condividere fotografie, giocare ai videogames, sfruttare i servizi di trasporto, ordinare da mangiare, e-commerce e – ancora – fare operazioni bancarie.

Applicazione che Musk non ha esitato a definire eccellente: «Se sei in Cina, in un certo senso vivi su WeChat. Fa di tutto, come Twitter, più PayPal, più un sacco di cose, e tutto in un’unica soluzione, con un’ottima interfaccia. È davvero un’app eccellente e non abbiamo nulla di simile al di fuori della Cina».

Nel primo incontro con i suoi nuovi dipendenti di Twitter (molti dei quali, poi, sono stati licenziati nei mesi successivi), il miliardario aveva parlato di una «reale opportunità» di creazione di un’app simile al di fuori della Cina: «Penso che se riuscissimo a raggiungere questo obiettivo, o anche solo a sfiorarlo con Twitter, sarebbe un successo immenso».

Tra le parole di Musk è rintracciabile anche un riferimento all’idea di una piattaforma che si basi sulla blockchain e lo scorso aprile Musk – in via privata, con alcuni messaggi inviati a suo fratello minore – l’ha delineata. Come sono diventati noti? Nell’ambito di una battaglia giudiziaria di Musk contro la piattafroma: si parlava di «un sistema di social media blockchain che effettua sia pagamenti che brevi messaggi di testo/link come Twitter» su cui «pagare una piccola somma per registrare il tuo messaggio sulla catena, il che taglierà fuori la maggior parte dello spam e dei bot» e con un «enorme database in tempo reale» per conservare copie permanenti dei messaggi e dei follower.

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