Non solo carcere e multa: il creatore di Rojadirecta non potrà lavorare a siti internet per due anni

Il patteggiamento prevede un addolcimento rispetto a quelle che erano inizialmente le pene richieste

22/04/2022 di Redazione

Il concetto di “diretta” che aveva permesso al creatore di RojaDirecta di guadagnare diversi introiti dalle pubblicità attraverso la trasmissione in streaming di eventi sportivi in forma pirata verrà abbandonato, almeno per i prossimi due anni. L’interdizione dal lavoro online per i prossimi 24 mesi, infatti, rientra negli accordi di patteggiamento previsti per il fondatore di RojaDirecta per i reati di cui è stato accusato da LaLiga e Mediapro, tra gli altri. La violazione della proprietà intellettuale dei diritti televisivi degli eventi sportivi che venivano trasmessi irregolarmente gli è costata due anni di detenzione – pena sospesa -, due anni di interdizione dall’effettuare attività online e una multa monstre da 500mila euro.

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Pena creatore Rojadirecta: interdizione da attività online per due anni

«LaLiga e il Gruppo Mediapro – è stato il commento finale dopo il patteggiamento – continueranno la loro lotta contro la pirateria audiovisiva e il consumo fraudolento e irregolare dei diritti di proprietà intellettuale, con l’obiettivo di continuare a proteggere i legittimi creatori e detentori di contenuti audiovisivi». L’accordo raggiunto dal fondatore di Rojadirecta (che, a processo, avrebbe rischiato una pena detentiva molto più alta, dai 4 ai 6 anni di carcere) rappresenta comunque una delle sanzioni più significative contro la proprietà intellettuale.

Per diversi anni, dal 2013 al 2018, la Rojadirecta che lui stesso aveva fondato (adesso è presente sotto altri domini: il marchio è sopravvissuto al suo stesso fondatore e la pirateria online è tutt’altro che debellata, anche se – probabilmente – con controlli più severi e introiti decisamente minori che in passato) era stata il punto di riferimento per tutti coloro che volevano fruire di eventi sportivi senza pagare gli abbonamenti necessari per farlo. Rojadirecta non ha trasmesso soltanto partite del campionato spagnolo (di fatto il fulcro centrale dell’azione giudiziaria che è stata sin qui descritta), ma ha diffuso anche match di calcio dei principali campionati europei e internazionali, oltre che altre tipologie di eventi sportivi (dalla Formula 1 al tennis, passando per gli sport invernali e gli eventi olimpici).

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