La storia dei falsi pass vaccinali venduti su Telegram e Amazon
Il fenomeno negli Stati Uniti è diventato talmente rilevante da spingere l'FBI a rilasciare una nota sulla vendita di pass vaccinali tramite canali web
09/06/2021 di Ilaria Roncone
Pass e card vaccinali in questo periodo sono un bene prezioso. Talmente prezioso che se ne vendono di falsi tramite una serie di canali e piattaforme web. Il fenomeno è diffuso in maniera massiccia negli Stati Uniti, dove sono stati identificati una serie di canali tramite cui si vendono false card vaccinali. Ci sono persone che ne hanno fatto un vero e proprio business, vendendo ogni tipo di documento che attesti una vaccinazione mai avvenuta. Rispetto ai falsi pass vaccinali Telegram, Amazon e su una serie di altre piattaforme è intervenuto anche l’FBI, dichiarando le pratica dell’acquisto e della vendita illegali già dallo scorso marzo.
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La denuncia dei falsi pass vaccinali Telegram e Amazon
Un’inchiesta di BuzzFeed News ha portato alla luce tutta una serie di dinamiche, raccontando come si svolgeva la vendita e come venivano presi accordi su Telegram. I messaggi “promozionali” del servizio sui gruppi individuati avevano tutti lo stesso tono: “Evita il vaccino, stai al sicuro”; “Se hai bisogno delle tessere per il vaccino contro il Covid, scrivici e te ne facciamo una”; “Fai attenzione e stai lontano dal vaccino, è velenoso”; “Chiedi a noi per il tuo pass vaccinale e il certificato per viaggiare. Le persone devono essere libere di viaggiare perché gli uomini nascono liberi”.
Visto il tenore dei messaggi non sorprende di certo constatare come, su quegli stessi gruppo – che arrivano a contare anche più di 40 mila iscritti – oltre alla distribuzione di documenti governativi falsi si faccia anche disinformazione, passando dai discorsi complottisti alle affermazioni no-vax. Alla richiesta di un commento Telegram non ha risposto – seppure sia chiaro che ci sia tentativo di controllo di questi gruppo – ma è stato comunque possibile capire come funzionavano le cose. L’interesse viene mostrato sul gruppo e poi avviene un contatto privato con il proprietario del canale per l’acquisto e la spedizione dei falsi documenti. Quantificare il numero di transazioni avvenute e di documenti comprati non è ancora stato possibile.
Problemi simili anche su altre piattaforme
Non solo Telegram, comunque. Ci sono tracce di vendita di falsi pass vaccinali anche su piattaforme come Etsy, Amazon e Google Shopping. tutte le piattaforme hanno provveduto allo smantellamento di questi meccanismo, con Amazon che ha anche vietato esplicitamente la vendita di card vaccinali «reali o contraffatte». L’intervento per rimuovere questo problema risulta essere stato mirato, ottenendo buoni risultato nella stra grande maggioranza dei casi. In particolare un portavoce di Amazon ha chiarito, contattato da BuzzFeed, che il colosso ha «messo in atto misure proattive per impedire che i prodotti vietati vengano elencati e monitoriamo continuamente il nostro negozio».