Bufala feti abortiti nel vaccino versione pro: Don Paolo di Cesena e le «donne assoldate per farsi ingravidare»

Dopo l'omelia del prete di Benevento arriva l'omelia del prete di Cesena che rilancia la stessa bufala dei feti abortiti nei vaccini parlando di donne appositamente assoldate

23/03/2021 di Ilaria Roncone

La bufala sui feti abortiti utilizzati nei vaccini che diventa la versione potenziata sulla bocca di Don Paolo, parroco di Cesena, che ha rilanciato una storia che è stata ampiamente smentita da tutti i siti di fact checking e che non trova nessun tipo di conferma nel mondo scientifico. Il video della porzione di omelia in cui il prete afferma cose irripetibili con una sicurezza che è quasi disarmante si sta diffondendo sui social e già si accumulano le reazioni: c’è chi gli fa i complimenti sui social ma la maggior parte delle persone lo attacca, dimostrando che non si può cadere vittima di una simile bufala quando i mezzi per comprendere che quello che viene affermato non è vero ci sono tutti.

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«No, non leggo internet. Queste tesi le appoggiano i medici e gli esperti»

Questo è quanto ha affermato Don Paolo contattato telefonicamente dal Corriere della Sera. Peccato non ci sia nessunissima fonte scientifica che attesti quanto riportato nell’omelia del parroco – nessuna che non sia una pagina appositamente dedicata alle fake news sui vaccini, si intende -. Ai fedeli che incappano in questa notizia e che guardano questo video ci sentiamo solamente di ricordare le linee del Vaticano – come ha prontamente fatto anche il vescovo della diocesi di Cesena Douglas Regattieriha -: secondo quanto afferma una nota della Congregazione per la dottrina della fede «è moralmente accettabile utilizzare vaccini anti Covid-19 che hanno usato linee cellulari provenienti da feti abortiti nel loro processo di ricerca e produzione». Del resto, poi, Papa Francesco si è già vaccinato.

La versione evoluta della bufala feti abortiti vaccino: «Donne assoldate per farsi ingravidare»

La bufala dei feti abortiti nei vaccini – tutti, non solo quelli anti Covid – si potenzia nella fantasiosa narrazione di Don Paolo Cesena. «Esistono delle aziende, non delle cosche mafiose, delle aziende statali o private che pagano delle donne povere per lasciarsi ingravidare», afferma il parroco, e «al quarto o quinto mese viene loro asportato il feto vivo, perché al feto vivo vengono tolti fegato, cuore e polmoni, gli organi che sono ancora vivi per cederli e venderli alle aziende che sperimentano e producono vaccini, anche quello anti-Covid». Una storia raccontata con convinzione ai fedeli, come se fosse verità, commentata anche dal sindaco di Cesena Enzo Lattuca che ha detto: «Spero che queste falsità palesi non abbiano effetto su chi le ha ascoltate».

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