Accusa i lavoratori perché chiedono orario e paga al colloquio, Tripadvisor deve bloccare le recensioni al suo ristorante

Quell'uscita infelice in televisione ha portato una serie di persone a riversarsi sulla pagina Tripadvisor del suo ristorante non per lasciare recensioni

04/06/2021 di Ilaria Roncone

Possiamo dirlo: tra i criteri di valutazione di Tripadvisor rientrano anche i fatti di cronaca. O meglio, poter valutare o meno un ristorante o un hotel può essere soggetto a quello che accade nel mondo. Proprio il caso di cui parliamo oggi, quello della pagina Tripadvisor Ristorante Ferrelli di Milano. Il locale è stato recentemente al centro di un fatto di cronaca per le dichiarazioni rilasciate dal proprietario nel corso di un’intervista: «Trovare personale è molto, molto difficile. Metti un annuncio e ti chiedono quante ore devi fare, quanti soldi mi dai. Cominciano così».

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Bloccata la pagina Tripadvisor Ristorante Ferrelli Milano

Se le parole non fossero già abbastanza, ci sono i toni a fare il resto. Quanto affermato da Nicola Ferrelli non lascia spazio a fraintendimenti e i risultati si vedono sulla pagina Tripadvisor del suo ristorante, che ora vede in cima un messaggio in rosso rivolto agli utenti per attenzionare chiunque la visiti e spiegare perché in questo momento non è possibile lasciare una recensione. «A causa di un evento recente che ha attirato l’attenzione dei media e causato un afflusso di recensioni che non descrivono un’esperienza in prima persona – si legge – abbiamo temporaneamente sospeso la pubblicazione di nuove recensioni per questo profilo. Se hai avuto un’esperienza diretta presso questa struttura e vuoi lasciare un contributo, riprova a breve. Non vediamo l’ora di ricevere la tua recensione».

L’evidente segnale che le persone non possono più lasciare commenti perché la pagina sarà stata invasa da insulti per quanto affermato dal proprietario del ristorante. Parole che, alla fine dei conti, risultano essere inappropriate e che hanno comprensibilmente scatenato una reazione. Reazione che, però, non deve tradursi nel riempire la pagina di una piattaforma di insulti nei suoi riguardi – cosa non molto differente, alla fine dei conti, dal cercarlo sui social e offenderlo tramite i suoi profili social.

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