Se le pagelle «inglesi» del Corriere della Sera sembrano un casellario giudiziale

All'indomani della finale dell'Euro2020, la cui vittoria è toccata alla nazionale italiana, il giornale del Corriere della Sera ha condiviso le pagelle dei calciatori inglesi, ma con qualche giudizio di troppo

12/07/2021 di Giorgia Giangrande

L’11 luglio 2021 è una data che gli italiani ricorderanno come il giorno in cui la propria Nazionale di calcio ha trionfato nella finale dei Campionati Europei. Tutto molto bello, se non fosse che il giorno dopo un momento così emozionante, sono “sbucate” le pagelle del Corriere della Sera che lasciano un po’ perplessi e che fanno molto discutere.

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Gli italiani nelle pagelle del Corriere della Sera

La pratica di pubblicare le pagelle il giorno dopo una partita non è per niente nuova ai giornali ed è il prolungamento di una partita che non finisce di certo con il fischio di fine. Questa mattina però c’era un hype particolare, poiché non si è trattato di una partita qualunque. Così, il Corriere della Sera, nel conferire i voti ai 22 giocatori in campo e ai rispettivi commissari tecnici, spazia dal 5 a Barella e Immobile al 9 di Donnarumma e di Mancini. Le pagelle degli azzurri sono disposte nella parte sinistra della pagina, rappresentate da un’immagine del capitano della squadra Giorgio Chiellini. Sul versante italiano, il giornalista Paolo Tomaselli non si lascia andare a spiacevoli esternazioni. Infatti, l’elemento più personale che richiama è quello relativo al calciatore Jorginho, del quale – dopo avergli dato un 7 – ricorda la parentela con Giacomo Frello, il trisnonno emigrato in Brasile a cui deve la cittadinanza italiana.

Le pagelle degli inglesi

Oggettività, rispetto e cautela. Tutto il contrario si può dire delle pagelle che il giornalista del Corriere della Sera ha dedicato agli avversari inglesi. Non entriamo nel merito dei voti, poiché non di nostra competenza, ma se l’articolo si fosse fermato a quelli ciò che stiamo per dirvi non avrebbe senso di esistere. I giudizi sono quelli che lasciano più perplessi. Si leggono fatti e circostanze non soltanto appartenenti alla sfera strettamente privata dei giocatori, ma anche a fatti non propriamente corretti, come la vicenda secondo cui Trippier avrebbe preso «80 mila euro e 10 di turni di multa per aver puntato sul suo passaggio dal Tottenham all’Atletico». Secondo quanto riscontrato nel corso delle indagini, infatti, non fu lui in prima persona a scommettere, ma fu punito per aver passato delle informazioni ad un amico.

Ma questo è il commento più cortese del giornalista. Infatti, in altri giudizi si fa riferimento ad un pregresso percorso psicologico di Pickford.

Poi si passa a una condanna per aggressione a 21 mesi per Maguire. Ma questo è solo l’inizio, visto che Rice viene catalogato come «unico inglese astemio». Poi il punto più basso con i complimenti che Phillips dovrebbe ricevere dal padre mediante una chiamata dal carcere.

Il web naturalmente si è scatenato e, in particolare, sotto il tweet di Luciano Capone, si leggono numerosi commenti colmi di indignazione. Indignazione alla quale ci accodiamo, perché giudizi talmente spiacevoli non rendono onore né alla sportività del calcio né al giornalismo italiano.

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