Il calcio è di chi lo paga: i nuovi prezzi degli abbonamenti Dazn

Le tariffe che hanno sollevato diverse polemiche rispetto ai costi effettivi della Serie A

20/07/2023 di Gianmichele Laino

Per l’ultima stagione della tranche 2021-2024 relativa ai diritti televisivi della Serie A, l’azienda che si è aggiudicata l’esclusiva, ovvero Dazn, ha deciso di rivedere completamente le sue politiche relative ai prezzi da offrire all’utenza. Si era partiti da un’offerta estremamente conveniente, relativa alla stagione 2021-2022, molto più confacente a quella che poteva essere considerata una tariffa da OTT (con una conseguente modalità di fruizione, che prevedesse anche la condivisione dell’abbonamento o la possibilità di chiedere una disdetta in qualsiasi momento) e si è arrivati a una revisione di queste stesse tariffe, con la previsione – addirittura – di mettere in discussione persino il principio stesso della concurrency o della disdetta. Ecco, dunque, i nuovi prezzi Dazn.

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Nuovi prezzi Dazn, cosa prevedono le tariffe per la stagione 2023/2024

Per gli utenti già abbonati, ci sono due macro-pacchetti previsti da Dazn: il piano Dazn standard e il piano Dazn plus. Entrambi i pacchetti hanno diverse articolazioni al proprio interno. Il piano Dazn standard prevede di «guardare in contemporanea gli eventi live trasmessi o i contenuti on demand su due dispositivi registrati, purché siano connessi entrambi alla stessa rete internet della propria abitazione». C’è la possibilità di abilitare all’utilizzo dell’abbonamento fino a sei dispositivi. Ciò consente all’utente di poter assistere alle partite e agli eventi Dazn anche quando si sposta, ma non se c’è un altro dispositivo collegato nello stesso momento.

Se si sceglie di pagare mese dopo mese, ma senza la possibilità di annullare la sottoscrizione in qualsiasi momento, il costo di questo piano Dazn standard è di 30.99 euro al mese. Se, al contrario, si sceglie di sottoscrivere un abbonamento di questo tipo per un anno in un’unica soluzione, il costo previsto è di 299 euro all’anno (che diventano, a questo punto, 24.99 euro al mese, con un risparmio di 6 euro sulla tariffa rateizzata). Se si vuole usufruire di una delle caratteristiche tipiche degli OTT, ovvero quella di poter disdire in qualsiasi momento, il costo del piano standard diventa di 40.99 euro al mese.

La tariffa onnicomprensiva e le varie possibilità che vengono offerte da Dazn

Dazn prevede anche un’altra possibilità, quella di sottoscrivere il piano Dazn plus. Quest’ultimo ha due vantaggi: consente di vedere lo stesso evento in due luoghi diversi, anche in contemporanea, con la possibilità di unire sotto allo stesso abbonamento ben sette dispositivi (uno in più rispetto a quello previsto dal piano standard). Per usufruire di questo servizio in più, Dazn prevede una tariffa pari a 45.99 euro al mese, se l’abbonamento viene rinnovato mese dopo mese (anche in questo caso, senza la possibilità di annullare la sottoscrizione in qualsiasi momento). Se si vuole aggiungere questa opzione, il costo mensile diventa di 55.99 euro al mese.

Al contrario, se si sceglie di sottoscrivere il piano Dazn plus per un anno, pagando in un’unica soluzione, il costo complessivo sarà di 449 euro all’anno (il risparmio sulla quota mensile sarebbe di 18 euro al mese, con un costo parziale di 37.42 euro al mese, ma senza la possibilità di disdire, per tutti i 12 mesi dell’anno). Sia il piano standard, sia il piano plus prevedono la possibilità di usufruire di tutta l’offerta sportiva di Dazn.

E poi c’è il piano start

Il piano start di Dazn, invece, prevede la possibilità di fruire di tutti gli sport, tranne che delle partite di Serie A, di Serie B, della Liga, dell’Europa League e della FA Cup. La quota di abbonamento è di 9.99 al mese per 12 mesi. Ma se si sceglie l’opzione che porta a disdire l’abbonamento in qualsiasi momento, ecco che la cifra mensile diventa di 13.99 euro al mese.

Con questa differenziazione, Dazn ha deciso di dare maggiore valore alle possibilità di disdire in qualsiasi momento e al meccanismo della doppia utenza contemporanea, compiendo definitivamente una rivoluzione copernicana che la porta ad assomigliare molto di più a una pay-tv che a un OTT.

 

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