Continua la trattativa di Google Francia con autorità e editori: i nuovi impegni del colosso

Continua la disputa tra Google e gli editori francesi con la mediazione dell'Autorité de la Concurrence

16/12/2021 di Ilaria Roncone

Mentre in Italia Facebook sta facendo i conti con l’adeguamento dell’ordinamento italiano alla direttiva europea sul copyright, Google Francia deve chiarire la sua posizione e il suo impegno nel pagamento degli editori. Ripercorriamo brevemente quando accaduto finora: lo scorso luglio l’Autorité de la Concurrence ha multato il colosso per mezzo miliardo di euro a causa di una serie di sospette violazioni all’atto di negoziare con gli editori il modo di remunerarli per l’utilizzo dei loro contenuti. Tutto è cominciato nel 2019, quando L’UE ha esteso le regole del copyright digitale ai contenuti online degli editori aggregati da siti come Google News.

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L’accusa della Francia a Google

La Francia ha apertamente accusato Google di provare ad aggirare l’impegno richiesto dopo che il paese è stato uno tra i primi Stati membri a recepire la direttiva sul copyright provando a farla rispettare. Tra le altre cose, Google ha provato a smettere di inserire nel suo aggregatore i contenuti degli editori locali a meno di non ricevere dagli editori stessi l’autorizzazione a mostrarli gratuitamente.

Per questa mossa è scattata la segnalazione per abuso di posizione dominante da parte di Google, che non poteva scegliere di non mostrare i contenuti in maniera unilaterale. Alla fine dei conti, l’Autorité ha definito le «condizioni di insediamento ingiuste e discriminatorie». Arriviamo ai giorni nostri, con l’autorità francese che ha pubblicato una serie di impegni cui Google ha promesso di tenere fede per concludere la questione. Sono stati convocati per dire la loro anche agenzie stampa e editori con termine ultimo il 31 gennaio 2022.

Contenzioso Google Francia, cosa offre il colosso agli editori

Come riporta Techcrunch, l’autorità francese ha reso note le promesse fatte da Google. Il colosso si impegna, innanzitutto, a «negoziare in buona fede» con editori e agenzie di stampa che lo richiedono la remunerazione per la riproduzione di loro contenuti secondo le modalità previste dall’articolo L.218-4 del Codice della proprietà intellettuale francese, il Code de la propriété intellectuelle. I criteri di negoziazione saranno trasparenti, obiettivi e non discriminatori.

Qualora la negoziazione non venga portata a termine, le parti potranno sottoporre la questione a un tribunale arbitrale così da giungere a una cifra che Google si impegna a pagare. Il colosso ha affermato anche che si impegnerà a far sì che le trattative non influiscano in alcun modo con indicizzazione, classificazione o presentazione dei contenuti. I negoziati tra Google e gli editori francesi sono in pieno corso, quindi. Si rimane in attesa, quindi che la proposta di Google venga valutata.

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