Francia, multa record da 500 mln euro contro Google

E rischia anche nuove sanzioni

13/07/2021 di Redazione

L’autorità francese per la concorrenza ha inflitto una multa record di 500 milioni di euro a Google, il colosso Usa attivo nel campo dell’informatica. È quanto riporta l’agenzia di stampa Ansa. L’Authority transalpina accusa la società statunitense di non aver negoziato “in buona fede” con gli editori della stampa rispetto all’applicazione dei cosiddetti diritti connessi. Google dovrà inoltre “presentare un’offerta di remunerazione per l’attuale utilizzo dei contenuti protetti” di editori ed agenzie di stampa, se non vuole incombere in altre mega-sanzioni. Per Google, la multa non riflette gli “sforzi messi in campo” per giungere a una soluzione.

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La multa record da 500 milioni di euro contro Google per violazione della normativa sui diritti connessi è una prima assoluta in Europa. L’organismo parigino deplora, in particolare, che il colosso statunitense non abbia negoziato “in buona fede” con gli editori. Tra l’altro, se Google non presenterà al più presto un’offerta in questo senso si vedrà infliggere sanzioni “fino a 900.000 euro al giorno di ritardo” per una base minima di 300.000 euro. “Si tratta della multa più sostanziosa” mai inflitta per mancato rispetto delle decisioni di un’authority, ha detto la presidente dell’antitrust francese, Isabelle De Silva, aggiungendo: “Abbiamo voluto evidenziare la gravità” dei mancamenti di Google rispetto ai suoi obblighi. Il gruppo Usa, ha dichiarato la responsabile, “non sembra ancora accettare la legge” sui diritti connessi, E però, ha osservato, “rifituare la legge non spetta ad un operatore”. La decisione è la prima di questo genere in seguito all’entrata in vigore della nuova legislazione europea sui diritti connessi, nel 2019, che la Francia ha trasposto per prima. Il conflitto tra Google e gli editori riguarda, in particolare, i diritti che il gigante di Mountain View sarebbe chiamata a versare per i contenuti di stampa, estratti di articoli, foto, video e infografiche che utilizza sulle sue piattaforme.

[CREDIT PHOTO: ITALY PHOTO PRESS]

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