Google fa ricorso sulla decisione dell’Agcm su multa a Android Auto

Sanzione oltre 100 mln dopo reclamo Enel X su JuicePass

13/07/2021 di Redazione

Google farà ricorso per la decisione dell’Agcm, l’autorità garante della concorrenza e del mercato, a seguito del reclamo di Enel X che lamenta l’esclusione da Android Auto di JuicePass (l’applicazione di Enel X per la ricerca e prenotazione di colonnine di ricarica per auto elettriche). «Lavoriamo costantemente con le autorità di regolamentazione, e continueremo a farlo, ma siamo in forte disaccordo con le conclusioni dell’Agcm. Di conseguenza, oggi faremo ricorso contro questa decisione», si legge in un post sul blog di Google.

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Android Auto è stato creato nel 2015 per permettere al guidatore di visualizzare le app più usate da uno smartphone Android allo schermo sul cruscotto della propria auto, con l’obiettivo di ridurre le distrazioni e di migliorare la sicurezza. «Nel farlo, abbiamo seguito le indicazioni e le regole delle maggiori istituzioni e la ricerca di importanti gruppi del settore, come l’Alliance of Automobile Manufacturers e seguiamo regole stringenti per la progettazione ed effettuiamo test rigorosi sui tipi di app che Android Auto può supportare», si legge. Dal momento che test e ricerche richiedono tempo e risorse, la società ha spiegato che la priorità è data ai servizi considerati più utili: «Sarebbe impossibile per noi soddisfare ogni singola richiesta ricevuta dalle aziende e dagli sviluppatori dei milioni di app per Android. La comunità degli sviluppatori lo sa bene e rispetta questa linea», spiega Google nella nota, in cui la società dice di essere rimasta «enormemente sorpresa quando Enel X ha presentato un reclamo all’Agcm chiedendo che la propria app per la ricarica di veicoli elettrici (JuicePass) venisse integrata in Android auto, quando ancora non era disponibile una categoria per questo tipo di app sul nostro sistema».

Google chiarisce inoltre che «le persone hanno sempre potuto scaricare e utilizzare JuicePass sul proprio smartphone Android», ma a causa del numero ridotto di veicoli elettrici nel 2018, questo non era fattibile tramite Android auto. «Nonostante i nostri sforzi e le nostre migliori intenzioni, lo scorso aprile l’Agcm ha emesso una decisione che impone una multa molto elevata ad Android auto (oltre 100 milioni di euro, ndr), un servizio che Google offre gratuitamente. Abbiamo a cuore l’ecosistema dell’innovazione italiana, così come il futuro della mobilità e della sostenibilità nel paese, ma obbligarci a dare la priorità a servizi fatti su misura per le richieste specifiche di un’azienda, a discapito dell’attenzione necessaria per la sicurezza, le preferenze e i bisogni degli automobilisti, non può essere la giusta soluzione per gli obiettivi ambiziosi che l’italia si è posta in questi settori», conclude la nota.

[CREDIT PHOTO: ITALY PHOTO PRESS]

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