Proposta di fact checking sull’articolo di Libero sui tanti aborti in Italia

Gli ultimi dati segnano un trend in continua e costante decrescita

08/02/2021 di Enzo Boldi

Oggi, lunedì 8 febbraio 2021, un articolo pubblicato da Libero quotidiano affronta il tema del calo demografico nel nostro Paese. Un dato molto attuale e reale: da tempo, infatti, si registra una cospicua diminuzione delle nascite. Tutto ciò, però, viene messo in correlazione – quasi a mo’ di rapporto causa-effetto – con gli aborti. Il titolo del pezzo, firmato Renato Farina a pagina 14 dell’edizione in edicola oggi, è: «Ci sono pochi nati e tanti aborti». Ma è vera questa storia sul numero aborti in Italia?

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Partiamo da tutti gli altri elementi che accompagno il titolo scelto da Libero quotidiano: «Dal 1978 interrotte circa 6 milioni di gravidanze». E poi: «Se non si ricomincia a fare bambini, gli italiani scompariranno in pochi decenni».

Al netto del giudizio sugli italiani che scompariranno in pochi decenni (solito atteggiamento terroristico da parte del quotidiano, ma almeno questa volta non si fa riferimento all’invasione straniera, tanto cara ai redattori di Libero quotidiano).

Numero aborti in Italia, dalla prima pagina di Libero ai dati reali

Ma il dato citato da Libero sul numero aborti in Italia è reale? Diciamo che lo è parzialmente. Perché se quei sei milioni di gravidanze interrotte dal 1978 al 2018 (quarant’anni, quindi una media di 150mila l’anno) sono un dato reale, Libero quotidiano non sottolinea come il trend sia in continuo e costante calo. Da anni. Questo il report (l’ultimo disponibile) inserito in una tabella della Relazione del Ministro della Salute sull’attuazione della Legge contenente norme per la tutela sociale della maternità e per l’interruzione volontaria di gravidanza (legge 194/78), relazione trasmessa al Parlamento il 9 giugno 2020.

Insomma, come evidente – la tabella parte dal 2007 e arriva al 2018, quindi undici anni – mostra come la tendenza nel numero aborti in Italia sia in continuo e costante calo. Si passa, per fare una summa massima, dai 126.562 ai 76.328 del 2018, ultimo anno preso come riferimento dalla tabella presentata dal ministro della Salute nel giugno 2020.

Quindi, il dato sui ‘tanti aborti’ non vengono contestualizzanti all’interno dell’articolo di Renato Farina su Libero e, soprattutto, non viene fatto alcun rapporto con i numeri degli altri Paesi. Cosa che, invece, fece l’Agi nel 2017 in occasione di una dichiarazione di Monica Cirinnà.

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