La bufala in prima pagina su Il Giornale: «Il Brasile vieta Tom & Jerry»

Il quotidiano, seguendo un'ondata social, fa riferimento a un articolo datato 2013

05/02/2021 di Enzo Boldi

Il politicamente corretto è diventata l’ossessione di chi si ostina a cercarlo ovunque, anche dove non esiste. In Italia è successo nelle scorse settimane (politicamente e giornalisticamente) decontestualizzando la decisione presa da Disney+ di inserire un disclaimer (quindi tutt’altro che una censura) prima della visione di capolavori com Dumbo, Peter Pan e gli Aristogatti). E un quotidiano nostrano non poteva farsi mancare neanche l’approfondimento (evidentemente poco approfondito) su ciò che starebbe avvenendo in Brasile con la presunta censura del cartoon Tom e Jerry. Peccato che non ci sia nulla di vero e che la notizia risalga al 2013.

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Il nostro lavoro di fact-checking parte dalla prima pagina de il Giornale in edicola oggi, venerdì 5 febbraio 2021. In taglio basso, infatti, troviamo la notizia (con un rimando a pagina 19 del quotidiano) che titola: «Il Brasile vieta pure Tom & Jerry», con tanto di occhiello: «Cartone animato al bando: è antieducativo».

Tom e Jerry vietato in Brasile? La bufala in prima pagina su Il Giornale

Ma è veramente così? La notizia sta circolando nel Paese Sudamericano dal pomeriggio di mercoledì 3 febbraio ed è partita dal tweet di Danilo Gentili che, come leggiamo sulla sua pagina Wikipedia, è «un comico brasiliano, conduttore televisivo, scrittore, fumettista e uomo d’affari». E ha un grande seguito sui social, in particolare su Twitter dove conta oltre 17 milioni di followers.

Come si vede nel tweet che ha ottenuto migliaia di interazioni, viene riportato lo screenshot di un articolo pubblicato dalla testata Veja São Paulo. Ma siamo sicuri si tratti di una notizia di attualità? Assolutamente no. Quella informazione, infatti, venne pubblicata il 24 settembre del 2013.

Come si può leggere sul sito di informazione paulista, la stessa notizia su Tom e Jerry è stata anche aggiornata il 27 febbraio del 2017, confermando come Cartoon Network – titolare dei diritti per la trasmissione del tanto amato cartone animato – avesse deciso di mandare i onda i nuovi episodi sulla propria piattaforma.

Politicamente scorretto è pubblicare bufale

Il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti, però, non fa riferimento a questo articolo né al tweet di Davide Gentili. Paolo Manzo, estensore dell’articolo pubblicato sull’edizione cartacea de Il Giornale di oggi, parla di un pezzo scritto dal noto quotidiano brasiliano O Globo. Peccato che sia, anche quello, datato 12 agosto 2013. E se tutto questo non dovesse bastare, guardiamo cosa ha pubblicato il profilo Twitter brasiliano di Cartoon Network solo qualche giorno fa.

Il divieto di trasmettere Tom e Jerry è talmente vero da spingere i distributori a pubblicizzare l’uscita del nuovo film sulle avventure dell’astuto topo e dell’ingegnoso ingenuo gatto?

E se ancora non bastasse

Infine, il nostro lavoro di fact-checking si conclude facendo un giro su alcuni siti di informazione carioca che spiegano bene la situazione e smentiscono la bufala tornata d’attualità. Prendiamo, per esempio, l’articolo scritto poche ore fa da Cristina Padiglione, esperta di televisione brasiliana, su Folha de S.Paulo. Anche lei conferma quanto abbiamo scritto finora e sottolinea come dal 15 febbraio, nel palinsesto di Cartoon Network in Brasile, è prevista una sorta di maratona quotidiana in compagnia del duo gatto-topo. E, inoltre, la giornalista ha contattato l’ufficio stampa della rete televisiva che ha smentito questa bufala.

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