Si chiama NewNew, l’app con cui fai decidere (a pagamento) agli altri quello che devi fare tu

Funziona già da qualche tempo, ma adesso sta crescendo l'attenzione intorno alla funzionalità. Nata per i vip, sta prendendo una deriva imprevista

18/05/2021 di Gianmichele Laino

C’è un sistema decisamente inquietante, nato come diversivo per star e personaggi famosi, che potrebbe definitivamente sfondare nel complesso mercato delle applicazioni per smartphone. Si chiama NewNew ed è un’app che fa decidere agli altri quello che devi fare tu. Un sistema che pare avere un certo successo, a maggior ragione per il fatto che queste stesse decisioni non sono affatto gratuite ma, anzi, vengono prese dietro il compenso di un abbonamento più o meno lungo. La novità arriva direttamente, come detto, dal mondo dei vip ed è ancora in fase di sviluppo beta. Tuttavia, ha attirato l’attenzione di personaggi di un certo calibro dal punto di vista internazionale, ma procediamo con ordine.

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Come funziona e qual è il senso dietro l’operazione NewNew

Courtne Smith – assistente dei vip – ha lanciato il progetto, che ha incontrato l’interesse economico di diverse personalità che da tempo bazzicano sia il mondo del digital, sia quello del cinema: si pensi al co-fondatore di PayPal Peter Thiel o anche all’attore Will Smith, passando per il fondo statunitense Andreessen Horowitz. Una potenza di fuoco che, a meno di clamorosi stravolgimenti, potrebbe in qualche modo portare alla creazione di un sistema decisamente rodato e diffuso su larga scala.

Chi la presenta dice che, utilizzando NewNew, non si fa altro che acquistare delle azioni rispetto alla vita di una persona. Un concetto decisamente diabolico di oggettificazione dell’essere umano che, in questo modo, diventa esclusivamente uno strumento alla mercé dei sondaggi a cui rispondono persone che pagano per farlo. Le decisioni possono essere di qualunque genere, anche se lo statuto di fondo dell’app cerca di porre un limite oltre il quale non si può andare. Ma siamo sicuri che, una volta lanciato il sistema, questo limite non verrà in qualche modo aggirato?

NewNew raccoglie i dubbi di una persona: le indecisioni quotidiane vengono trasformate in sondaggio. Le persone pagano un abbonamento dal valore di 3,5 dollari per poter rispondere a questo stesso sondaggio. Ma, spesso, per decisioni più importanti si arriva a pagare anche cifre superiori. L’app è stata concepita per i creators: musicisti che possono far scegliere ai propri fan un ritornello (tra due) con cui completeranno la loro canzone, registi che fanno dipendere le scelte di personaggi di loro film agli utenti, scrittori che costruiscono sondaggi per dare un nome ai protagonisti dei propri libri. Detta così sembra quasi un gioco figo. Diventa molto più complesso quando, invece, gli utenti iniziano a far scegliere ai followers se dovranno mangiare cibo giapponese o coreano.

Soprattutto perché, alla fine del sondaggio, è richiesta la prova che l’opzione scelta dalla folla sia stata effettivamente quella seguita dal protagonista del sondaggio stesso. Siamo sicuri che non ci siamo spinti un po’ troppo oltre? È vero che, in alcuni casi, anche alcune altre piattaforme impongono agli utenti dei sondaggi di questo tipo. Ma quando ci si spinge fino ad accettare di pagare dei soldi per vedere una persona comportarsi esattamente come gli abbiamo detto noi, forse il meccanismo è sfuggito leggermente di mano.

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