Amazon Prime cura anche il suo archivio storico e punta Metro Goldwyn Meyer

Possibile l'acquisizione del catalogo di oltre 4mila film del colosso del cinema hollywoodiano

18/05/2021 di Redazione

È tempo di grandi manovre e interazioni tra il mondo dello streaming e quello del cinema. Possibile, presto, un binomio Amazon-MGM, con Prime che potrebbe acquistare il ricchissimo e storico catalogo della Metro Goldwyn Mayer che, al suo interno, prevede anche storiche saghe come quella di Rocky o di James Bond e che ha firmato grandi capolavori del cinema mondiale. Un segnale che vede Amazon Prime in prima linea per l’arricchimento del proprio archivio storico e, quindi, per l’aumento di competitività rispetto alla concorrenza.

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Amazon-MGM pronte all’accordo

Possibile che la chiusura dell’accordo arriverà per una cifra vicina ai 9 miliardi di dollari, un notevole investimento che tra le altre cose supererà quello proposto – allo stesso scopo – anche da Apple e Comcast: questi ultimi, secondo indiscrezioni dal mondo della finanza americana, avevano offerto sei miliardi di dollari per ottenere il catalogo della Metro Goldwyn Mayer e del suo leone ruggente. Nulla da fare, in quella circostanza, con Amazon Prime che, invece, sembra essere in pole position.

Quello di Amazon potrebbe essere un investimento che si inserisce nel solco di quanto fatto nei mesi scorsi. L’importanza del servizio di streaming video di Prime, che coinvolge quasi la totalità dei 200 milioni di abbonati, è stata sancita da un aumento dei fondi destinati a questo settore del business dell’azienda di Jeff Bezos. Nello scorso anno, i soldi spesi in cinema e serie tv sono aumentati del 40% rispetto al budget precedente. Certo, l’operazione Amazon-MGM, da sola, andrebbe a coprire quasi tutto questo precedente aumento, raddoppiando ancora una volta gli investimenti. Ma sembra essere l’unico modo – quello dell’interazione tra lo streaming e la produzione cinematografica tradizionale – per essere competitivi: le piattaforme acquisiscono prestigio, le case di produzione trovano mercati alternativi rispetto a una distribuzione tradizionale che, ormai, è pronta per andare in pensione.

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