Perché l’accordo sulla Brexit cita Netscape?

Lo fa notare Bill Buchanan, esperto di crittografia presso la Edinburgh Napier University

30/12/2020 di Redazione

Questa Brexit è talmente tanto avanti da farci tornare indietro nel tempo. Di quanto? Di almeno una ventina d’anni, quando tra i software più in voga c’era persino Netscape (che, lo ricordiamo, ha cessato completamente le sue attività nel 2008). La prova? Sta direttamente nell’accordo – molto corposo, di oltre mille pagine – che disciplina i termini dell’accordo tra l’Unione Europea e il Regno Unito per l’uscita di quest’ultimo dalla comunità degli ormai 27 Paesi. La sezione, come ha individuato Bill Buchanan, della Edinburgh Napier University, è quella relativa alla sezione sulla crittografia.

LEGGI ANCHE > L’effetto Brexit su Google e Facebook che riguarda i dati personali

Netscape nell’accordo sulla Brexit

Il commento di Buchanan – che ha portato l’argomento all’attenzione del popolo dei social network – è stato piuttosto severo: «Netscape Communicator è menzionato nel documento Brexit – scrive su Twitter -. Sembra quasi che questo documento abbia 40 anni, menzionando anche 1K RSA e SHA-1: un giorno costruiremo un mondo digitale adatto al 21 ° secolo …».

Ma come è stato possibile questo errore? C’è da dire che quando si stilano questi accordi, molto probabilmente, si fa riferimento a delle normative già preesistenti. Possibile che nella sezione dedicata alla crittografia si prendessero come modelli per l’estensione del documento alcune norme utilizzate già in passato. Che, in quanto tali, hanno il serio problema di non essere aggiornate. Anche perché la tecnologia corre sempre più veloce del legislatore. In particolare, Netscape viene citato insieme a Outlook e a Mozilla Mail: dei tre, soltanto uno ha resistito all’evoluzione tecnologica.

Ve lo ricordate Netscape?

Netscape, nella fattispecie, potrebbe non voler dire nulla per i ragazzi della generazione Z, eppure ha rappresentato una pietra miliare nell’evoluzione delle tecnologie e dei sistemi di navigazione in internet. Per chi crede che internet, oggi, significhi Google, occorre evidenziare che a metà degli anni Novanta – a cavallo di quella leggenda chiamata millennium bug – Netscape era il browser grafico di maggior successo. L’avvento di Microsoft segnò il suo inevitabile declino, tra utenti sempre più scarsi e guerre in tribunale per questioni legate alla concorrenza.

Eppure, oggi torna nuovamente in un documento ufficiale di grande attualità come l’accordo sulla Brexit. Un destino quasi beffardo, un errore che non nasconde un certo romanticismo digitale. Peccato che, su uno dei trattati più importanti della storia, non siano ammesse distrazioni come questa.

Share this article
TAGS