Avevamo bisogno di un programma in cui ci si sceglie in base ai genitali?

Fenomenologia di Naked Attraction e dei contenuti pubblicati da Discovery+

15/02/2021 di Enzo Boldi

Anno 2021. L’Italia (come tutto il mondo) è al centro di una pandemia globale e cerca rimedi per fuggire alla noia e alla monotonia delle giornate. La televisione – così come la rete – ha offerto un grande sostegno agli italiani, riempiendo quei momenti vuoti con tanti contenuti: alcuni di approfondimento, altri di intrattenimento. Poi arriva Naked Attraction, la nuova trasmissione in onda su Discovery+ e disponibile, in versione non censurata, per gli abbonati alla piattaforma. La prima puntata è andata in onda il 6 febbraio. Ma avevamo necessità di un programma come questo?

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Il format offerto da Discovery+ in Italia non è un qualcosa di nuovo: si tratta, infatti, di una trasmissione nata nel Regno Unito nel 2016 e trasmesso da Channel4. Ora, con la conduzione della ‘iena’ Nina Palmieri è sbarcato anche nel nostro Paese con la nostra versione tricolore.

Un dating show, partendo dal basso. La procedura è semplice: si parte con un single al centro dello studio che sceglie il suo partner da primo appuntamento per step. La prima selezione e scrematura parte dai genitali: sei persone, dietro a una lastra di plexiglass colorato. Ed è lì che arrivano i primi esclusi che, prima di abbandonare lo studio, si mostrano nella loro interezza. Poi, piano piano, si sale fino all’ultima scelta. Insomma, il volto è l’ultimo ‘indizio’ svelato. Prima ci sono i genitali: pene o vagina, in base all’orientamento sessuale del single protagonista dell’episodio.

Naked Attraction, un programma di cui non sentivamo l’esigenza

Mettersi a nudo. In tutti i sensi. «In questo esperimento sociale, i single protagonisti torneranno alle origini cominciando un appuntamento come di solito si finisce», dice la conduttrice nel claim che accompagna l’inizio di ogni singola puntata. E si parla di esperimento social: i vestiti vengono considerati come possibile influenza nella scelta del partner (insieme a social e altri status symbol). E, per questo, si levano gli orpelli e ci si mostra nudi e crudi. Ma per step. Ma avevamo davvero bisogno di un programma in cui si sceglie una possibile affinità in base ai genitali? Nel 2021, la risposta è no.

(foto di copertina: da Discovery+)

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