Il voyeurismo dei giornali italiani su Diletta Leotta

«Infiamma il web», «Fa impazzire i social». Stato dell'informazione in Italia: non pervenuto

02/12/2020 di Enzo Boldi

In che condizioni versa il sistema dell’informazione e del giornalismo in Italia. A leggere alcuni titoli pubblicati dalle testate nostrane appare evidente che si sia vicini alla soglia del coma irreversibile. La cartina di tornasole sono i vari spazi dedicati alla conduttrice di Dazn Diletta Leotta. Non sul gossip (tematica che, volenti o nolenti, occupa una buona fetta di pubblico), ma sulle foto che condivide sui suoi profili social. E così la rete diventa tutta una ratatouille di titoli così: «Diletta Leotta fa impazzire i social» e «Diletta infiamma la rete». E non parliamo di blog, ma di testate vere e proprie.

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Come, per esempio, La Gazzetta dello Sport. Con buona pace di Eugenio Camillo Costamagna e di Eliso Rivera (i fondatori della Gazza), la rosea (nella sua versione online) consegna al suo pubblico – con cadenza quasi quotidiana e non solo su Diletta Leotta – articoli e video che con il giornalismo non hanno nulla a che vedere. Si tratta di immagini scaricate dalle pagine social e trasformati in pezzi da condividere sul sito. Con titoli eclatanti e acchiappaclick. Questo l’ultimo esempio.

«Diletta Leotta fa impazzire i social», se il giornalismo muore nel voyeurismo

Oggi «infiamma i social», nei giorni scorsi «Diletta Leotta fa impazzire i social». Insomma, articoli sul nulla a caccia di click basandosi su stories Instagram, quindi pubbliche e visibili a tutti gli utenti che hanno un account (ma anche a chi non lo ha, dato che il profilo della conduttrice di Dazn è pubblico). Ed è questo il sintomo dello stato comatoso in cui versa il giornalismo (e il mondo dell’informazione in generale) nel nostro Paese. Il voyeurismo prima di tutto. Poi, ma solo se strettamente necessario, arriva anche una notizia. Di tanto in tanto.

(foto di copertina: da profilo Instagram di Diletta Leotta)

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