I musei di Vienna sbarcano su Onlyfans per contrastare la censura del nudo dei social

Dopo svariati episodi di blocco degli account social su Facebook, Instagram e TikTok, i musei di Vienna hanno deciso di aprire un canale Onlyfans

20/10/2021 di Ilaria Roncone

L’ente del Turismo di Vienna ha deciso di aprire un canale OnlyFans per promuovere i musei viennesi. Un canale dove, senza nessuna delle conseguenze che ci sono state sugli altri social, verranno inserite le opere di nudo d’autore esposti nelle sale. Dall’ambiguità di Egon Chiele alla sensualità di Klimt, Instagram, Facebook e TikTok non risparmiano nulla. Per gli standard e per l’algoritmo dei social, spesso e volentieri, determinate opere devono essere censurate e non sono adatte a tutti i tipi di pubblico. Per quanto assurdo possa sembrare e dopo numerosi episodi di censura da parte dei social, Onlyfans – noto come social per soli adulti e a pagamento in cui si pubblicano contenuto erotici – è sembrata l’unica soluzione possibile per pubblicizzare determinate opere il giro del mondo. I musei Vienna su Onlyfans, quindi, aggirano i ban social.

LEGGI ANCHE >>> I musei che fanno una diretta maratona di 24 ore su TikTok

Facebook, Instagram e TikTok censurano i nudi d’autore

Lo scorso luglio il Museo Albertina si è visto sospendere e bloccare l’account TikTok per aver pubblicato alcune opere del fotografo Nobuyoshi Araki che avevano come protagonista il seno di una donna. Il Leopold Museum, a sua volta, non era riuscito a fare pubblicità alla collezione di nudi di Schiele (in particolare in Inghilterra, in Germania e negli Stati Uniti). Un video che mostrava il dipinto Liebespaar di Koloman Moser – in occasione della celebrazione del ventesimo anniversario del Leopold – non è stato pubblicato su Facebook e Instagram perché giudicato “potenzialmente pornografico”.

I musei Vienna su Onlyfans per correre ai ripari

Con la promessa di zero censure il Vienna Tourist Board, ente del turismo della città di Vienna, ha deciso di aprire un account Onlyfans poiché – come spiegato dalla portavoce dei musei Helena Hartlauer – risulta «quasi impossibile» sfruttare i social classici per pubblicare nudi d’autore a scopo promozionale. Le prime persone che decideranno di iscriversi avranno in regalo una Vienna City Card.

«Vienna – ha scritto l’ente del turismo in una nota – ha ospitato alcuni degli artisti più famosi al mondo, tra cui Egon Schiele e Koloman Moser, le cui opere hanno spinto i confini di ciò che all’epoca era considerato accettabile nell’arte e nella società. Oltre a cambiare per sempre il volto dell’arte, sono anche noti per le loro rappresentazioni inflessibili del corpo umano nudo». Opere che non sorprende fossero censurate cento anni fa ma che, ad oggi, dovrebbero essere percepite diversamente.

«Vienna e le sue istituzioni artistiche sono tra le vittime di questa nuova ondata di pruderie – scrivono – ed ecco perché abbiamo deciso di mettere su OnlyFans le opere d’arte ’esplicite’ famose in tutto il mondo. Mettendo i contenuti storici per adulti su OnlyFans, gli abbonati possono ora vedere opere provocatorie di artisti del calibro di Egon Schiele, Richard Gerstl, Koloman Moser e Amedeo Modigliani, tutti in mostra nella capitale».

Quanto costa l’abbonamento Onlyfans musei di Vienna

Onlyfans è stato individuato come la rivoluzione dei social media che «offre ai creatori una piattaforma in cui potevano condividere liberamente contenuti nudi e pornografici con gli abbonati» e che risulta essere la soluzione perfetta per i musei che si trovano ad affrontare questi problemi per le opere e le mostre che propongono. L’abbonamento al canale costerà 4,99 $ al mese, scontato a 3$ al mese per i primi trenta giorni. L’abbonamento sarà vantaggioso soprattutto per quelli che si recheranno di persona a Vienna poiché con la Vienna City Card si può viaggiare gratis sui mezzi della capitale, si hanno sconti per l’ingresso nei musei e un biglietto gratuito per il bus turistico.

In alternativa, si può avere un ingresso gratuito per i musei che partecipano al progetto ovvero il Kunsthistorisches Museum, il Leopold Museum, il Naturhistorisches Museum e il museo Albertina.

Share this article
TAGS