A neanche 15 minuti dall’annuncio della morte di Gino Strada arrivano le prime allusioni sul vaccino
Il fenomeno è purtroppo diventato una costante: sono passati solo pochi minuti dall'annuncio della morte di Gino Strada e le prime allusioni sulla correlazione col vaccino
13/08/2021 di Ilaria Roncone
Quindici minuti. Questo il lasso di tempo trascorso dall’annuncio della morte di Gino Strada – che sta comparendo, mano a mano, su tutte le prime pagine dei quotidiani italiani online – perché qualcuno lanciasse la prima insinuazione. Il commento che abbiamo pubblicato è stato due minuti dopo il lancio della notizia da parte di Ansa sul suo profilo Twitter. Ecco che, allora, arrivano le prime ipotesi basate assolutamente sul nulla rispetto alla morte del medico, filantropo e attivista italiano fondatore della Ong Emergency insieme alla moglie Teresa Sarti: Gino Strada e il vaccino.
Signori non so voi ma a me questa ecatombe di personaggi noti mi rimane molto ma molto strana. Insieme ai tanti casi di ragazzi mancati per malore che si leggono solo sui giornali locali.
— Adolfo Tasinato 🌐 (@AdolfoTasinato) August 13, 2021
LEGGI ANCHE >>> La vergogna dei no-vax che si chiedono: «Quando ha fatto il vaccino la Carrà?»
Le assurde ipotesi su Gino Strada e il vaccino appena dopo l’annuncio della morte
Prima è toccato a Raffaella Carrà e poi, a catena, a tutta un’altra serie di persone che – purtroppo – se ne sono andate nell’ultimo periodo. La prassi è sempre quella: muore qualcuno? I social si riempiono di allusioni al fatto che quella persona fosse vaccinata. E stavolta non sono solo persone che mirano ad agitare le masse, ipotetici troll, profili fake: a dire «non so voi ma a me questa ecatombe di personaggi noti mi rimane molto ma molto strana» è – tra gli altri – una persona che su Linkedin si qualifica come Digital communication specialist e che parla abitualmente di geopolitica.
Gino Strada: “Vaccino obbligatorio per il personale sanitario, chi non vuole vaccinarsi deve essere sospeso”
Deceduto il 13 agosto 2021
— MAX PRIME (@MMaXXprIIme) August 13, 2021
Su Twitter si stanno accumulando le considerazioni insensate sulla correlazione tra la morte di Gino Strada e il vaccino. Affermazioni assolutamente prive di fondamento dato che, come si può osservare in rete, su Gino Strada e il vaccino c’è traccia solo della sua opinione favorevole: «Nessuno è al sicuro finché tutti sono al sicuro, soprattutto in una pandemia come questa – diceva Gino Strada a gennaio a Piazza Pulita commentando la messa a disposizione del brevetto del vaccino anti – e c’è una sola soluzione. Che si aumentino i centri di produzione del vaccino anti Covid».
Ecco qua i più svegli di tutti, stanno arrivando:
#GinoStrada pic.twitter.com/QYLDpoIVNT— LoStizzito (@LStizzito) August 13, 2021
Esprimersi a favore non da accesso alla sua situazione sanitaria
Importantissime le parole di Gino Strada, che invitano a non fermarsi mai nella lotta globale contro il coronavirus.
Che il vaccino sia per tutti, per ogni Paese del mondo.
Perché sapremo salvarci solo se lavoreremo insieme, uniti. pic.twitter.com/HVFVOkQ1S4— Deputati PD (@Deputatipd) February 16, 2021
Molti si chiedono se fosse vaccinato o meno anche perché, appunto, a gennaio il suo discorso in merito al vaccino anti Covid da produrre per tutti – paesi poveri compresi – era stato molto chiaro. Del resto Strada non ha mai fatto mistero delle sue posizioni – si veda questo video del 2017 -.
Il fatto che fosse apertamente a favore dei vaccini, vista la sua grande esperienza in Africa e l’aver vissuto in prima persona cosa significa non averli a disposizione con le esperienze in Africa, non fornisce la certezza assoluta che fosse vaccinato. Così come, qualora lo fosse stato, è assurdo ipotizzare la relazione tra la somministrazione delle due dosi di vaccino anti Covid e il triste evento.
Quello che è certo è che Gino Strada ci lascia all’età di 73 anni e l’evento è stato improvviso, come ha detto la moglie. «Nessuno se lo aspettava – ha detto Rossello Miccio a Adnkronos – e siamo frastornati e addolorati. È una perdita enorme per il mondo intero. Ha fatto di tutto per rendere migliore il mondo. Ci mancherà tantissimo».
(Immagine copertina: Foto IPP/Simone Bergamaschi)