La velina di Striscia: «Prima ero vittima di razzismo, ora di cyberbullismo pornografico»

Dalla padella alla brace. Ovvero, dagli insuti razzisti al cyberbullismo di natura pornografica. Il racconto di Mikaela Neaze Silva, la velina bionda di Striscia la Notizia, da davvero riflettere. Al TgZero di Radio Capital – intervistata da Vittorio Zucconi e da Edoardo Buffoni – la show girl ha denunciato un nuovo attacco nei suoi confronti su Instagram.

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Mikaela Neaze Silva, la denuncia del cyberbullismo pornografico

Non è la prima volta che capita: subito dopo il suo debutto a Striscia la Notizia era stata presa di mira per il colore della pelle e per aver «rubato il lavoro» alle modelle italiane. Mikaela Neaze Silva, padre angolano e madre afghana, ora, ha segnalato un altro episodio sgradevole.

La ragazza di 23 anni è stata presa di mira da veri e propri cyber-bulli che, su Instagram (l’unico social network che la show girl sta utilizzando in questo periodo), hanno diffuso più audio dal contenuto pornografico e li hanno attribuiti proprio alla velina di Striscia: «Ma non sono io: io sono ligure e la donna nell’audio ha un accento milanese».

Mikaela Neaze Silva, la denuncia alla polizia postale

Insomma, Mikaela ha trovato anche il coraggio per scherzarci su, ma la sua denuncia è davvero molto forte: «Siccome non avevo reagito agli insulti razziali, hanno cercato di colpirmi in un altro modo. Ho dovuto procedere a una denuncia alla polizia postale».

La giovane showgirl, che si sta affacciando solo in questo periodo sul mondo dello spettacolo, ha voluto anche parlare della storia degli abusi sessuali che molte donne hanno subito come conseguenza del loro avanzamento di carriera nel cinema e nella televisione: «Sto con #MeToo, denunciate subito o anche dopo ma fatelo sempre. Capisco Asia Argento, quando sei molto giovane non sempre sei in grado di reagire. Io sono fortunata perché la redazione di ‘Striscia’ mi è vicina e mi aiuta».

(Credit Image: © Luca Marenda/Pacific Press via ZUMA Wire)

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