Mikaela Silva, i commenti razzisti contro la nuova velina di Striscia la Notizia

12/09/2017 di Redazione

Mikaela Silva è la nuova velina bionda di Striscia la Notizia. Insieme a Shaila Gatta sarà la protagonista della nuova edizione del programma di Canale 5. Le veline sono storicamente uno dei simboli di Striscia, e ieri sono state presentate per la prima volta sui social media. Sulla pagina Facebook di uno degli inviati più famosi di Striscia la Notizia, Luca Abete, la presentazione di Mikaela Naeze Silva non è andata bene a causa dell’origine multietnica della bellissima ballerina. La nuova velina è infatti una straniera con origini africane e asiatiche: il padre è dell’Angola, la madre è dell’Afghanistan, ed è nata in Russia.

I COMMENTI RAZZISTI CONTRO LA NUOVA VELINA DI STRISCIA, MIKAELA SILVA

Il colore mulatto della pelle ha scatenato una lunga serie di commenti tra il perplesso, l’indignato e l’apertamente razzista. Diverse persone hanno criticato Striscia la Notizia per aver scelto una velina che simboleggia l’immigrazione, altri si sono arrabbiati per aver scelto una bellezza “africana” invece che una italiana, nonostante ci siano moltissime belle ragazze del nostro Paese che non lavorano.

LEGGI ANCHE > STRISCIA LA NOTIZIA RISPONDE ALL’INDISCREZIONE SULLA CONDUZIONE DI FABRIZIO CORONA

I commenti gentisti sono stati numerosi, anche se ci sono state tante persone che hanno criticato l’aperto razzismo che si leggeva nelle critiche contro Mikaela Naeze Silva come nuova velina di Striscia la Notizia. Mikaela Silva vive in Italia dall’età di sei anni, e ha avuto già numerose esperienze televisive come ballerina. I suoi genitori sono due medici dell’Angola e dell’Afghanistan che si sono conosciuti in Russia e poi hanno vissuto in Africa prima di trasferirsi per motivi di lavoro in Italia. Per molti utenti su Facebook però la sua provenienza straniera è intollerabile: troppo nera, capelli biondi finti e un’immagine straniera che simboleggia la temuta, e inesistente, invasione.

Foto copertina: screnshot della pagina Facebook di Luca Abete

Share this article