Meloni: «Imagine è omologazione mondialista, ma se uno ascolta solo la musica è una bella canzone»

Dopo quello di Susanna Ceccardi arriva un altro colpo a Imagine di John Lennon. La sindaca di Cascina, candidata governatore della Toscana per la Lega in rappresentanza del centrodestra aveva detto che il testo della canzone era marxista. Il carico da undici, però, lo mette sul tavolo Giorgia Meloni, intervistata da Luca Telese e David Parenzo a In Onda: «Il testo di Imagine non mi appassiona – ha detto la leader di Forza d’Italia -. Dice che non ci siano le religioni e le nazioni: è l’inno dell’omologazione mondialista, io sto da un’altra parte». Insomma, Meloni su Imagine è molto severa, come del resto tutti gli altri politici sovranisti.

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Meloni su Imagine: «Senza testo, sarebbe una bella canzone»

Luca Telese le fa notare che lei, da appassionata delle canzoni di Fabrizio De Andrè, potrebbe avere un atteggiamento diverso nei confronti di una bellissima canzone come Imagine. Giorgia Meloni, però, concede al giornalista che, se uno si fermasse ad ascoltare la musica senza capire le parole, Imagine sarebbe una bella canzone: «Se uno non capisse l’inglese e non capisse il testo – ha infatti affermato la leader di Fratelli d’Italia -, sarebbe una canzone fantastica. Un mondo senza identità non è il mio prototipo: senza identità noi siamo solo degli ottimi consumatori per le multinazionali che ci devono vendere i loro prodotti».

Ovviamente, vale appena la pena ricordare che le canzoni sono una unione inscindibile tra musica e parole. Soprattutto se queste ultime non sono i classici tormentoni estivi disimpegnati, ma hanno come obiettivo quello di trasmettere messaggi. Imagine di John Lennon, anzi, è una bellissima canzone proprio perché ha quel testo lì.

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