Anche da Costanzo, Meloni ripete la bufala dei bambini costretti a scambiarsi i vestiti dal ddl Zan

Eppure, il conduttore del MCS le aveva ricordato l'importanza di una legge contro l'omofobia

25/03/2021 di Gianmichele Laino

Per capire quanto possa essere aggiornato il dibattito sulla legge anti-omofobia in Italia, basta seguire alcuni spezzoni del Maurizio Costanzo Show di ieri sera. Giorgia Meloni da Costanzo è sollecitata più volte sulla necessità, in Italia, di avere una legge che punisca chi manifesta odio nei confronti della comunità LGBT. Lo spunto, secondo Costanzo, sta proprio nell’episodio che si è verificato presso la stazione di Valle Aurelia a Roma, dove un ragazzo è stato aggredito da una terza persona semplicemente perché si stava baciando con il proprio partner. Una vicenda su cui, tra le altre cose, anche la Meloni aveva avuto modo di esprimere solidarietà.

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Meloni da Costanzo e la bufala sul ddl Zan

Ma una cosa è predicare, un’altra è razzolare. E allora, incalzata da Costanzo sulla necessità di avere una legge che finalmente possa contrastare concretamente il fenomeno dell’omofobia dilagante nel nostro Paese, la leader di Fratelli d’Italia non ha di meglio da fare che ripetere una bufala della propaganda contro il ddl Zan.

«Non è possibile picchiare due ragazzi perché si stanno baciando e chi lo ha fatto deve avere una pena esemplare – ha detto la Meloni, evidentemente in difficoltà sotto lo sguardo severo di Maurizio Costanzo -. Cosa diversa però è utilizzare questo argomento che io condivido per fare altro, perché una cosa è dire combattiamo la violenza, un’altra è dire andiamo dai ragazzini di sette anni alle scuole elementari e fargli scambiare i vestiti per spiegargli cosa sia l’omosessualità».

Cosa dice il ddl Zan, davvero

Non c’è un singolo passaggio del ddl Zan – il cui iter, tra le altre cose, è fermo in parlamento proprio a un passo dalla sua approvazione – in cui si parli di bambini che devono scambiarsi i vestiti per capire cosa sia l’omosessualità a scuola. Il provvedimento, invece, non è altro che un’aggiunta di tutela per tutte quelle componenti della società che, al momento, sono già coperte contro l’odio razziale. Di fronte all’evidenza, Giorgia Meloni non ha fatto di meglio che insistere sulla solita propaganda e sugli slogan che hanno una distanza siderale con la realtà. Ma, evidentemente, è il linguaggio che meglio funziona tra la sua base.

Nella mattinata di oggi, tra l’altro, dopo la performance di Giorgia Meloni al Maurizio Costanzo Show, è intervenuto nel dibattito pubblico anche il deputato del Pd Alessandro Zan. Quest’ultimo ha evidenziato come la leader di Fratelli d’Italia abbia diffuso false informazioni in televisione – con a disposizione una vastissima platea -, senza l’opportuno contraddittorio:

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