Mediterranea, sospiro di sollievo: «Abbiamo fatto le ecografie: i bambini che le donne hanno in grembo stanno bene»
04/07/2019 di Redazione
Sin dai primi momenti del salvataggio delle 54 persone nell’area SAR della Libia, c’è stata una preoccupazione più forte delle altre. Ci sono 11 donne, di cui 3 incinte sulla nave Alex della ong Mediterranea. Queste ultime erano molto agitate: rischiavano di perdere i propri bambini prima ancora che questi potessero nascere. Ma Alessandra Sciurba, portavoce di Mediterranea, tranquillizza tutti in diretta alla trasmissione In Onda.
Mediterranea, le donne incinte stanno bene
La Sciurba, in collegamento dalla barca a vela Alex, ha dichiarato: «Ci siamo incontrati con la nave Open Arms e il personale medico aveva dei macchinari per fare delle ecografie – ha detto la portavoce della ong Mediterranea -: fortunatamente le 3 donne incinte e i loro bambini stanno benissimo».
54 naufraghi tratti in salvo da gommone in pessime condizioni, sono stati salvati e trasbordati a bordo della barca a vela Alex. 11 donne di cui tre incinte e una in gravi condizioni, bambini in fasce, uomini e ragazzi.
(foto @repubblica) pic.twitter.com/WCKu7GEVVN— Mediterranea Saving Humans (@RescueMed) July 4, 2019
Le immagini dell’ecografia sulla nave
Le immagini di Marco Mensurati di Repubblica – a bordo della Alex – hanno mostrato proprio i momenti in cui le donne si sono sottoposte all’ecografia. Dalla nave, la portavoce Sciurba ha dichiarato: «La nostra è una barca a vela, eravamo in missione di pattugliamento. Non siamo preparati per accogliere così tanti migranti a bordo».
Tuttavia, il primo momento di sollievo è stato offerto a 54 persone che hanno rischiato la vita: qualche ora prima, invece, la nave aveva incrociato i resti di un gommone affondato, sintomo di un naufragio con chissà quanti morti in mare.
55 naufraghi soccorsi e trasbordati sulla barca a vela di Mediterranea #SavingHumans
(di Ilaria Solaini da bordo della Alex su @Avvenire_Nei)https://t.co/AkQpZYoVPJ
— Mediterranea Saving Humans (@RescueMed) July 4, 2019
Ora, inizierà il braccio di ferro con Matteo Salvini che ha già invitato la nave a fare rotta verso la Tunisia, un Paese non attrezzato per la prima accoglienza umanitaria. La Mediterranea, invece, ha diretto la sua prua verso l’Italia: «Siamo fuori dalla zona Sar libica. Abbiamo chiesto a Roma l’assegnazione urgente di Lampedusa come porto sicuro più vicino».