Il rublo vale più dei ‘palpeggiamenti’ sulle IG Stories

La Haas conferma Nikita Mazepin al volante per la prossima stagione

23/12/2020 di Enzo Boldi

C.v.d.: come volevasi dimostrare. Solo qualche settimana fa, era il 9 dicembre, sui social era stata avviata una campagna contro il futuro pilota di Formula 1 Nikita Mazepin. Il motivo? Aveva condiviso tra le proprie Instagram Stories, prima di cancellarlo, un video in cui palpeggiava una donna in macchina con lui. Un filmato che aveva scosso gli appassionati di motori e non solo perché il gesto del giovane pilota russo era del tutto inopportuno. E, soprattutto, non sembrava essere in linea con il nuovo cammino intrapreso dal Circus. E, nonostante questo, la Haas ha deciso di confermare lui al fianco di Mick Schumacher per la prossima stagione.

LEGGI ANCHE > Chiamarsi Mazepin: rischiare la carriera in F1 per un video di molestie su Instagram

«Il team Haas desidera confermare che Nikita Mazepin e Mick Schumacher formeranno la line-up in vista del campionato del mondo 2021 di Formula 1 – si legge nel comunicato diffuso dalla scuderia anglo-americana sui suoi canali social -. Come da precedente dichiarazione della squadra in merito ai comportamenti di Nikita Mazepin (lo scorso 9 dicembre) la questione è stata trattata internamente e non sarà fatto alcun ulteriore commento».

Mazepin confermato in Haas, se i soldi valgono più delle IG Stories controverse

Proprio in quei giorni di polemiche, la Haas aveva comunicato di non condividere l’atteggiamento mostrato da Mazepin in quel video pubblicato tra le sue Instagram Stories e che avrebbe riflettuto – senza rilasciare ulteriori dichiarazioni e commenti pubblici – sul da farsi. Una riflessione durata un paio di settimane che ha portato al mantenimento dello status quo. Uno status quo che, tra le altre cose, ha irritato e non poco gli utenti dei social network che, appassionati o meno di Formula1, non hanno esitato a lanciare un hashtag di protesta nei confronti della decisione della Haas. In poche ore, dopo la comunicazione della scuderia, è diventato virale l’hashtag #WeSayNoToMazepin, un gesto di protesta nei confronti di un pilota che, come detto, è stato accusato di molestie sessuali e si è reso protagonista in passato di episodi di razzismo, sessismo e omofobia, ma anche di comportamenti antisportivi, aggressivi e violenti nei confronti di altri piloti. L’hashtag è spesso accompagnato da un logo dai colori arcobaleno, proprio per un riferimento ai diritti civili.

Opportunità e rubli

Alla fine però, nella vita reale, ad aver ragione sono stati i soldi. Perché molti utenti social, fin dal primo momento in cui si paventavano punizioni come la cacciata di Mazepin, avevano messo in luce l’aspetto economico. E il pilota russo porta con sé una quantità di sponsorizzazioni invidiabili. Insomma, dalla censura alla conferma il passo è stato brevissimo.

Share this article
TAGS