Mario Giordano sulla sospensione di Fuori dal Coro: «Pausa natalizia allungata, diciamo»
Il conduttore Mediaset cerca di giocare un po' con l'ondata di proteste che ha accompagnato la notizia della pausa della sua trasmissione
25/10/2022 di Redazione
Mario Giordano prova ad alzare leggermente l’asticella del consenso social, provando a cavalcare – tra il detto e il non detto – le voci che, sul web, parlano di censura del suo programma Mediaset Fuori dal Coro. Come vi abbiamo spiegato ieri, la trasmissione verrà sospesa per due mesi, dal 15 novembre fino a metà febbraio, salvo poi riprendere regolarmente. L’interruzione della trasmissione era stata giustificata dal fatto che, in occasione delle elezioni del 25 settembre, Fuori dal Coro era iniziato prima del normale start stagionale e che, quindi – anche a causa degli elevati costi di produzione della trasmissione -, sarebbe stato necessario uno stop un po’ più lungo del solito. L’anno scorso la trasmissione era andata in pausa per circa un mese, a ridosso delle festività natalizie quando, per forza di cose, l’intera programmazione televisiva tende a cambiare.
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Mario Giordano commenta la sospensione di Fuori dal Coro
È vero #Fuoridalcoro sarà sospesa dal 15 novembre al 14 febbraio. Pausa natalizia allungata, diciamo. Grazie a tutti quelli che in queste ore ci hanno fatto sentire il loro affetto. Stasera vi aspetto più cazzuti che mai. Saremo in tantissimi, tutti ovviamente #Fuoridalcoro
— Mario Giordano (@mariogiordano5) October 25, 2022
Abbiamo riportato che ieri, sui social network, è stato tutto un fiorire di commenti in difesa della trasmissione e del suo conduttore. Mario Giordano non sembra avere minimamente intenzione di smorzare questa ondata di post e di tweet e ha espresso la sua opinione in una sorta di detto e non detto: «Pausa natalizia allungata, diciamo – con quest’ultimo verbo che lascia spazio alle varie interpretazioni che stanno circolando sul web -. Grazie a tutti quelli che in queste ore ci hanno fatto sentire il loro affetto».
Le motivazioni della sospensione, come detto, non sono legate alla censura. Ricordiamo sommessamente che un programma, se viene censurato, non si mette in calendario una seconda volta a partire dal mese di febbraio. Ma evidentemente portare avanti – non in maniera esplicita – questo malinteso potrebbe far gioco. Sia all’audience delle puntate che rimarranno da qui al 15 novembre, sia ai followers su Twitter e Facebook.