L’assurda giustificazione del consigliere di Frosinone dopo aver pubblicato questa foto

Marco Ferrara, adesso, chiede scusa. Ma la spiegazione fa acqua da tutte le parti

11/01/2021 di Enzo Boldi

Chiede scusa, poi dice che l’immagine non l’ha creata lui (ma l’ha ripresa da un utente, G.a.c.) e, infine, prova a giustificare quella sua uscita social che mette sullo stesso piano un campo di concentramento nazista e i vaccini. Questa è la storia di Marco Ferrara che di professione non fa il battitore libero su Facebook, ma ha una carica istituzionale: è consigliere comunale di Frosinone, nel Lazio. E proprio dalla sua pagina è arrivata la condivisione di una foto che immortala l’ingresso di un lager nazista. Al posto di ‘Arbeit macht frei’ (il lavoro rende liberi) era scritto: «Il vaccino rende liberi».

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Ed è arrivata anche la stigmatizzazione da parte del primo cittadino di Frosinone che, in realtà, sa più di giustificazione.

Insomma, il mood è il classico: è stato espresso male il concetto. No, ha sbagliato. Punto e basta.

Marco Ferrara, il consigliere di Frosinone e la foto sul «vaccino rende liberi»

E sulla sua stessa linea, ovviamente, è Marco Ferrara. Il consigliere comunale di Frosinone che ha condiviso quell’immagine, infatti, si è giustificato così: «Preciso che il post che ho pubblicato questa mattina era a titolo personale, non riguardava né la “Lista per Frosinone” né alcun partito politico nazionale, il post è stato da me semplicemente condiviso su Facebook senza testo scritto, preciso che la realizzazione del fotomontaggio non è stata opera mia ma di un altro utente di Facebook. Ho voluto semplicemente fare riferimento alle sofferenze che stiamo vivendo in questo periodo e al fatto che sono per la libertà nella scelta di vaccinarsi o meno con il vaccino anti-coronavirus».

Insomma, denuncia una possibile ghettizzazione con l’obbligo di vaccinazione anti-covid (cosa non in programma). Quando i social vengono usati male. Nel prima e nel dopo.

 

 

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