Salvini: «Bruciare mio manichino è un gesto inaccettabile». Quando toccò alla Boldrini parlò di «sciocchezza»
12/10/2018 di Enzo Boldi
Questa mattina c’è stata la protesta nazionale degli studenti che sono scesi per le strade delle varie città italiane per manifestare contro gli elevati costi dei loro percorsi di studio. Tra gli episodi più eclatanti c’è stato quello in piazza Castello a Torino, dove alcuni ragazzi hanno bruciato i manichini che raffiguravano Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Episodio criticabile e contestabile, come prontamente fatto sui social dal leader della Lega che, però, non la pensava allo stesso modo 9 mesi fa quando un’episodio simile vide come «vittima» Laura Boldrini.
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«Gesto inaccettabile», ha tuonato su Facebook Matteo Salvini che ha criticato il comportamento di questi «studenti democratici» che sono già stati identificati e denunciati, come annunciato nello stesso post dal Ministro dell’Interno. Lo stesso leader della Lega ha poi detto di non esser lui a seminare odio, anche se poi alla fine è sempre tutta #colpadiSalvini.
Un manichino di Salvini bruciato in piazza, da «sciocchezza» a «gesto inaccettabile»
Ma Salvini l’ha sempre pensata così? Solo 9 mesi fa a Busto Arsizio – in provincia di Varese -, nel corso di una manifestazione dei Giovani Padani durante festa in onore della «Gioeubia», alcuni ragazzi diedero fuoco a un manichino che rappresentava l’ex Presidente della Camera Laura Boldrini. Il leader della Lega non chiese mai scusa per quell’episodio e derubricò il tutto – nel corso di una trasmissione a Radio Capital – a una «sciocchezza, un’usanza del posto». La differenza tra i due episodi la mostra – in realtà – solamente la reazione di Laura Boldrini agli episodi di oggi.
La manifestazione degli studenti contro il governo
Gli studenti hanno vivacemente protestato contro il «Governo del cambiamento», che per loro non ha portato alcuna variazione e miglioramento rispetto a quanto fatto dagli esecutivi precedenti. Tra i gesti più forti c’è stato quello della distruzione di un «muro di cartoni» con sopra le fotografie di tutti i Ministri.
(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO)