Il M5S non sa cosa votare sul processo a Salvini

Come voterà il M5S sulla richiesta dei magistrati del Tribunale dei ministri di Catania di processare Matteo Salvini per sequestro di persona aggravato per il caso Diciotti? Una risposta chiara, univoca, netta, a questa domanda ancora non esiste. Il partito guidato da Luigi Di Maio sembra infatti piuttosto spaccato sul da farsi, indeciso se schierarsi con il ministro dell’Interno salvaguardando l’alleanza di governo con la Lega o confermare la linea dura messa nero su bianco nello statuto pentastellato che non pone ostacoli alla giustizia. Un bivio che fa riemergere le sensibilità diverse all’interno del Movimento, soprattutto a livello parlamentare.

Il M5S indeciso su cosa votare sul processo a Matteo Salvini

Stando a quanto riporta oggi il quotidiano Il Messaggero (articolo di Simone Canettieri) Di Maio sarebbe pronto ad un clamoroso passo in avanti con un voto a favore dell’autorizzazione a procedere. «Io mi farei processare», «Non possiamo derogare ai nostri principi», sono parole attribuite al capo politico. Il vicepremier di Pomigliano d’Arco sarebbe convinto che in soccorso a Salvini in Aula a Palazzo Madama ci saranno, oltre ai voti di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, che hanno già apertamente condannato l’azione della magistratura, anche quelli di pezzi del Pd. In ogni caso Di Maio dovrebbe fare chiarezza esprimendo la linea M5S, prima di mercoledì, quando per esaminare il caso Salvini si riunirà la giunta per le immunità del Senato. Il Tribunale dei ministri accusa il leader della Lega di aver abusato dei suoi poteri impedendo a 177 migranti di scendere dalla Diciotti. Con l’accusa di sequestro di persona il titolare del Viminale rischia fino a 15 anni di carcere.

Il bivio

La Stampa intanto (articolo di Andrea Carugati e Amedeo La Mattina) fornisce un quadro della situazione differente, con un Movimento diviso tra esponenti del governo che considerano la decisione di Salvini sulla Diciotti come una scelta di tutto l’esecutivo, un’azione da ministro, e chi vuole confermare a tutti i costi la linea seguita in passato su ogni voto alle autorizzazioni a procedere. Uno degli interrogativi riguarda un’eventuale richiesta esplicita di Salvini a un aiuto in Parlamento: a quel punto il M5S si troverebbe in una situazione imbarazzante e sarebbe più difficile per Di Maio tenere insieme i gruppi, la sua principale preoccupazione.

Tra le due opzioni non è comunque esclusa una terza. Salvini potrebbe decidere di farsi processare. Indirettamente si farebbe carico di risolvere gli interrogativi degli alleati.

(Foto di copertina da archivio Ansa)

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