LinkTree sta mettendo al bando gli utenti che “pubblicizzano” offerte sessuali (nella vita reale)

Il servizio che consente l'aggregazione di url che rimanda ad altri siti, molto in voga su Instagram, ha deciso per un giro di vite contro i contenuti a luci rosse a pagamento (nella vita reale)

16/01/2022 di Enzo Boldi

L’albero dei link, nella sua traduzione in italiano, è quel servizio online (gratuito con un upgrade a pagamento) che consente a tantissimi utenti di aggregare in modo ordinato e condividere con la propria platea una serie infinita di link. Una vera e propria landing page. Possono esserci rimandi ad altri portali, ad altri profili social o anche a siti che vendono prodotti. Ora, però, LinkTree ha optato per una scelta che vuole frenare l’avanzata della prostituzione: sono stati e saranno bannati tutti quei profili social di utenti che utilizzano quella piattaforma per inserire collegamenti a siti web in cui si commercializza la sessualità nel mondo reale.

LEGGI ANCHE > Dalle storie di salvezza alle stories di salvezza: cos’è Cristagram

Negli ultimi giorni, soprattutto negli Stati Uniti, moltissimi utenti si sono lamentati perché hanno visto – senza preavviso – il proprio profilo su LinkTree sospeso o bannato. Alcuni di loro, inoltre, non stavano utilizzando il profilo base, ma quello a pagamento che consente di avere più servizi e slot maggiori per poter condividere i propri link in quell’aggregatore. Come riporta Vice, infatti, le violazioni riscontrate non riguardano il corretto utilizzo di quegli spazi, ma il contenuto pubblicato.

LinkTree e il bando agli annunci di vendita sessuale

Il problema, dunque, è la prostituzione nel mondo legale che viene pubblicizzata in quello virtuale. La maggior parte degli utenti bloccati, infatti, avrebbe offerto dei servizi sessuali a pagamento. Non online – come può accadere su OnlyFans o similari -, ma nel mondo reale. E l’azienda australiana che ha realizzato questo servizio di landing page molto utilizzata (soprattutto nelle bio di Instagram) ha spiegato a Vice il motivo di queste decisioni: «Secondo le politiche della nostra azienda, gli account Linktree vietati derivavano dalla condivisione di un URL che violava gli standard della community condividendo annunci pubblicitari per la vendita di servizi sessuali nella vita reale».

Share this article
TAGS