Google chiede ai dipendenti di fare un molecolare a settimana

I dipendenti di Google che rientrano in ufficio a fine marzo lo faranno nella massima sicurezza possibile tra booster e molecolari regolari

15/01/2022 di Ilaria Roncone

Se Facebook chiede il booster, Google chiede (anche) il molecolare. Le prassi per rientrare a lavorare negli uffici sono diverse a seconda delle aziende e, in generale, le big tech si stanno dimostrando tutte molto prudenti in tal senso. Google ha scelto di implementare nuove politiche e il risultato è che ai dipendenti viene chiesto di fare un test molecolare a settimana per assicurare a tutti un ambiente lavorativo sicuro e al riparo, per quanto possibile, dal coronavirus. Del fatto che Google chiede molecolare la società ha informato tutti i dipendenti lo scorso giovedì.

LEGGI ANCHE >>> I dipendenti di Facebook Meta dovranno aver fatto il booster per rientrare in ufficio a fine marzo

Google chiede molecolare per lavorare in presenza

Un test molecolare a settimana: questa la richiesta dell’azienda fatta tramite una nota che, per primi, hanno ottenuto quelli di CNBC. Per tornare negli uffici regolarmente sarà richiesto un test molecolare a settimana – come ha spiegato il capo della sanità Karen DeSalvo – oltre al fatto di rendere noto il proprio stato vaccinale. Per tutti vige l’obbligo di indossare mascherine chirurgiche al chiuso.

The Verge ha interpellato la portavoce di Google Lora Lee Erickson cercando di sapere qualcosa di più e è emerso che il provvedimento temporanei è in corso di attuazione. Google offrirà gratuitamente i test a «chiunque acceda ai nostri siti negli Stati Uniti». Il risultato del testo, che sembra non prevedere esclusioni, dovrà essere recente e, ovviamente, negativo.

Test gratuiti per tutti

I test molecolari sono offerti gratuitamente a tutti i dipendenti che lavorano a tempo pieno e che hanno un contratto con Google. Tra gli altri, i dipendenti hanno anche accesso – come ha sottolineato Bloomberg – a test molecolari che forniscono il risultato in qualche minuto. La decisione si colloca nel contesto in cui – come nella maggior parte del resto del mondo – i casi Covid sono aumentati e la variante Omicron sta dilagando. Come tante altre, l’azienda ha posticipato il ritorno in ufficio chiedendo ai dipendenti di vaccinarsi o – in alternativa – di prendersi ferie o andare via. A fine marzo, quindi, ai dipendenti di Google che vorranno rientrare dovranno aver ricevuto il richiamo del vaccino anti Covid e sottoporsi a regolari tamponi.

Share this article