La vera storia dell’AI che può “prevedere la data della morte”

Uno studio pubblicato su Nature ha portato a sensazionalistici titoli giornalistici. Giornalettismo ha letto la ricerca e ha evidenziato alcuni aspetti interessanti di questo algoritmo statistico

07/01/2024 di Redazione Giornalettismo

Nelle ultime settimane, moltissimi giornali hanno riportato la notizia di una recente ricerca danese (con la collaborazione di alcuni americani) in merito allo sviluppo di un’intelligenza artificiale molto particolare: quella che può prevedere la data della morte di una persona. Si tratta, però, di una sintesi piuttosto semplicistica dell’analisi effettuata da questi ricercatori che hanno dato vita a un modello di linguaggio chiamato Life2vec. Anche se, in effetti, una delle caratteristiche principali di questo algoritmo è quella di dare un range statistico basato sulla causalità, l’obiettivo primario di chi ha condotto questo studio – pubblicato su Nature – è quello di mostrare come le nuove tecnologie e l’ambito sociologico (con riflessi anche sul sanitario) debbano essere applicata con determinati limiti.

Life2vec, la storia dell’AI che prevede la data della morte

Di fatto, si tratta di una grande riflessione che parte dai dati. Life2vac è stata addestrata incrociando i dati (personali, lavorativi, sociologici, economici e sanitari) di 6 milioni di danesi. Un numero che può sembrare elevato, ma che porta il tutto a essere limitato: troppe differenze per traslare questo modello altrove. Inoltre, ci sono in ballo dati sanitari, quindi non si può tralasciare il tema del GDPR e dell’AI Act. Anche perché, le stesse autorità danesi hanno delle restrizioni piuttosto stringenti sul trattamento dei dati personali.

Per il momento, ma potrebbe essere così per sempre (come già indicato dagli stessi ricercatori), questa intelligenza artificiale non può essere utilizzata al di fuori della ricerca stessa e nelle funzioni di analisi statistiche. Più o meno seguendo quel percorso già tentato nel 2018 da Google con il suo “cervello medico”. Anche perché, di statistica si parla. Anche nelle risultanze. Dunque, se sul web e sui social vi trovate di fronte a siti che sostengono di utilizzare Life2vec per prevedere la data della vostra morte, diffidate. Si tratta, senza alcun dubbio, di un fake.

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