La lettera di Clooney al direttore del Daily Mail su foto e privacy minori

La lettera di George Clooney al tabloid britannico e, in generale, a tutti i giornali del mondo spinge ancora una volta alla riflessione sulla privacy dei minori

07/11/2021 di Ilaria Roncone

George Clooney ha inviato una lettera al Daily Mail per difendere a gran voce, ancora una volta, il diritto alla privacy dei figli suoi e di quelli di tutte le altre celebrità. Una causa per la quale Clooney, insieme alla moglie Amal Ramzi Alamuddin, si è sempre speso fortemente scegliendo di non avere social e di non pubblicare mai fotografie dei suoi gemelli. La sua è una riflessione giusta e espressa con parole dirette il cui fulcro è riassumibile con uno specifico passaggio del testo: «Il vostro bisogno di vendere pubblicità non è più grande della necessità di impedire che bambini innocenti diventino un bersaglio».

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La lettera di George Clooney al Daily Mail sulle foto ai figli

La lettera è indirizzata al Daily Mail in particolare – che recentemente ha pubblicato le foto della figlia di un anno dell’attrice americana Billie Lourd nell’edizione online per poi rimuoverle – ma a tutte le testate in generale. La richiesta è esplicita e fatta anche a nome della moglie, nota avvocatessa che collabora con le Nazioni Unite e difende personaggi che sono facili bersagli di attacchi terroristici: «Astenersi dal mettere i volti dei nostri figli sulla vostra testata».

Il ragionamento di George Clooney parte dall’assunto che lui ha scelto di essere un personaggio pubblico e che le sue foto siano pubblicate sui giornali di tutto il mondo fa parte del gioco; per i suoi figli non è la stessa cosa: per lui «la pubblicazione di sue foto, anche invadenti» è vista «come parte del prezzo da pagare» ma «i miei figli non hanno preso questo impegno». Nel caso dei suoi figli, poi, c’è la questione sicurezza legata al lavoro della madre: «La natura del lavoro di mia moglie la porta a mettere sotto processo gruppi terroristici e prendiamo tutte le precauzioni possibili per mantenere la nostra famiglia al sicuro – scrive Clooney – Non possiamo proteggere i nostri figli se qualsiasi testata mette i loro volti in copertina».

La riflessione sulla privacy dei minori figli di famosi

In un mondo in cui un paio di scatti pubblicati dall’edizione online di un giornale fanno il giro del mondo in mezza giornata, le parole di Clooney accendono i riflettori sui rischi che corrono i bambini la cui privacy non viene adeguatamente rispettata. Sono tanti, in effetti, i casi di celebrità che si sono battute e si battono per il rispetto della riservatezza dei propri figli, bambini non ancora in grado di decidere per se stessi se e in quale misura comparire sui giornali di tutto il mondo. Celebre il caso datato di Michael Jackson, che faceva uscire i suoi figli con il volto coperto, così come la questione delle figlie di Blake Lively e Ryan Reynolds.

Recentemente l’attrice ha commentato una foto su Instagram che ritraeva lei e la sua famiglia a passeggio: «Questa cosa è inquietante. Ho pubblicamente dichiarato che i paparazzi perseguitano e molestano i miei figli e tu pubblichi le loro foto. Hai detto che avresti smesso. Me l’hai promesso. Così sfrutti i minori. Per favore, cancella». Un’accusa precisa e diretta che evidenzia la difficoltà, in alcuni casi, a mantenere quel minimo di privacy necessaria e dovuta a bambini che non hanno la facoltà di decidere per se stessi e vanno protetti.

(Immagine copertina: IPP/imagostock Londra BFI London Film Festival 2021)

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