Il governo sta lavorando per bloccare la pratica dell’Operator Attack

L'emendamento del DDL Concorrenza che parla delle offerte Operator Attack dovrà essere prima approvato al Senato e poi alla Camera

01/11/2023 di Redazione Giornalettismo

Partiamo, innanzitutto, con una breve definizione delle offerte Operator Attack (che verrà in seguito approfondita in un altro pezzo di questo monografico) finite nel mirino della Commissione Industria, Commercio, Turismo, Agricoltura e Produzione Agroalimentare del Senato. Si tratta, in sostanza, di offerte a condizioni molto vantaggiose che vengono riservate ai clienti di specifici operatori e che sono attivabili chiedendo la portabilità del numero. Sembra non essere lontano il momento in cui non potremmo più usufruire di questa possibilità perché frutto di discriminazione tra i fornitori si servizi di telefonia secondo l’Antitrust.

Il meccanismo delle offerte Operator Attack è semplice: si tratta di offerte che vengono commercializzate al di fuori delle classiche offerte fatte dagli operatori e che sono perlopiù rivolte a chi ha un contratto com operatori minori, solitamente virtuali, e che sono entrati sul mercato mobile da poco. Lo scopo è quello di invogliarli a passare ad un altro operatore mantenendo il proprio numero di telefono.

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Offerte Operator Attack, la norma messa in campo

Premessa: attualmente, l’emendamento al DDL Concorrenza è stato approvato solo in Commissione. Prima che possa diventare legge occorre che venga approvato al Senato e, successivamente, alla Camera. Nel corso di questo iter legislativo potrebbero essere apportate delle modifiche sul testo così come lo conosciamo ora. Per stabilire con certezza quello che avverrà e quando avverrà occorre, dunque, aspettare la prosecuzione dei lavori.

Tornando alla norma, questa è stata pensata per prevenire la progressiva riduzione della concorrenza nel settore della telefonia mobile. Attualmente – come abbiamo già affermato – si trova in fase di esame e la Commissione del Senato ha approvato un emendamento del DDL Concorrenza lo scorso 24 ottobre. La scelta è stata compiuta seguendo il parere dell’Antitrust. Quest’ultimo ha ricevuto, di recente, segnalazioni relative a offerte particolarmente aggressive operate dalle principali aziende di telefonia mobile italiana nei confronti di chi ha attivo un abbonamento presso operatori minori, virtuali o che hanno fatto il loro ingresso sul mercato da poco.

L’offerta, solitamente, prevede prezzi minori o una maggiore quantità di dati per navigare per coloro che provengono da un operatore specifico o che hanno ricevuto una specifica comunicazione via sms. Oltre alla questione dell’impatto negativo sulla concorrenza, possiamo individuare anche problematiche relative all’uso improprio di informazioni sulla portabilità dei numeri.

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